L’acqua è il punto di partenza. Diventa
ora una fonte di luce, ora uno specchio che raccoglie i riflessi, ora un’ombra
che attraversa le cose. Dà profondità, esalta i colori,crea la
tridimensionalità. E la tridimensionalità è la caratteristica pregnante delle
opere fotografiche di Aldo Salucci, da vedere alla Galleria Statuto di Milano,
da oggi al 9 maggio. Salucci parte da
una foto a distanza ravvicinata di acqua, per lo più di mare, e quindi la
rielabora al computer, mettendo in risalto elementi particolari capaci di
raccontare una sensazione, disegnare paesaggi, giocare con l’onirico. Le acque
ora sono cristalline, ora rimandano a fondali bui e fangosi. E Mud, fango, è anche il titolo della mostra,
dove visioni di acque cupe si contrappongono a visioni di acque trasparenti,
proprio come stati d’animo opposti si alternano nella stessa persona. Le foto sono
di grande formato, cm. 122X182. Prendono il nome dal luogo, spesso un’isola del
Mediterraneo, dove è stato fotografato lo scorcio d’acqua, in genere da una
barca. Ecco Stromboli con flash di
rosso acceso e di nero che ricordano le pietre laviche e le fiammate
dell’eruzione (foto in alto). Ecco Ginostra, il
piccolo paese sull’isola di Stromboli, con il giallo intenso delle ginestre che
nel mese della fioritura a giugno si mescola al colore della roccia. Ma anche Ginostra al tramonto con il turchese del
mare accostato all’arancione rosato del calar del sole (foto in basso). Ponza’s flowers è un’immagine quasi barocca, dove fiori amaranto
sembrano adagiati su un tappeto verde (foto al centro). Montagne
estive racconta un paesaggio montano come velato dall’acqua. Curata da
Massimiliano Bisazza, la mostra è inserita nel Milano Photofestival dedicato
alla fotografia d’autore. Iniziato il 20 aprile, in varie sedi della città, si
conclude il 20 giugno.
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