giovedì 6 aprile 2017

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In terra futuribili piante con fiori trasparenti bianchi e gialli, fonti di luce. Dal soffitto, legate a corde, sacche di canvas con scritte e, a sorpresa, manici in visone. Sembra un frammento di sogno, di quelli che fanno la gioia di un analista freudiano. Invece è realtà  che colpisce e diverte, da   

vedere nel negozio di Simonetta Ravizza in Via Montenapoleone. I fiori-lampade sono di Kartell e le sacche sono borse create in edizione limitata e numerata per il Fuorisalone dalla stilista. Come l'indizio della pelliccia faceva supporre. Pochi passi  avanti, nelle vetrine di Ferragamo, capi e accessori stanno sopra o accanto a severi mobili di Molteni. Un abbinamento design-moda sperimentato da tempo. Punta sul colore la collezione di piccoli elettrodomestici che segna        la collaborazione tra Smeg e Dolce & Gabbana. Soggetto delle decorazioni carretti siciliani e dintorni ( a destra in alto). Non è un prodotto vendibile, invece, il frutto dell'incontro fra Timberland e il designer-architetto Matteo Cibic in Piazza XXV aprile. Una strana composizione che utilizza ed enfatizza la flessibilità della nuova Boat shoe(in alto a sinistra). Scenografico come al solito l'evento Missoni. Alle pareti i punti ingigantiti e in colori diversi, replica di una maglia creata a fine anni Sessanta da Ottavio Missoni. Non è una celebrazione fine a se stessa, ma la presentazione di una carta da parati che verrà prodotta e distribuita da Jannelli & Volpi. Per dare l'idea della concretizzazione su carta,  a disposizione degli ospiti, varianti in formato manifesto da timbrare, arrotolare e portare via. Accanto a queste joint venture  fashion-design ci sono le maison come Fendi piuttosto che Armani o Trussardi con le novità della linea di arredamento. Ma anche chi approfitta del Fuorisalone per proporre un pezzo interessante. È il caso di De Wan in via Manzoni  con la  Desert Love, una borsa in una pelle, brevetto De Wan, liscia come la seta e resistente come i diamanti, evoluzioni delle pelli conciate al sole del deserto. All’interno portacellulare integrato e tasche segrete(in basso a destra). Fuori dal coro, Marni trasforma lo spazio di Viale Umbria  in parco giochi con sabbie di vari colori disseminate di mobili e oggetti in metallo e filo di PVC intrecciati. Realizzati, come sempre, dalle donne colombiane. Gli adulti guardano, ma i bambini ci giocano davvero (in basso a sinistra).

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