In
terra futuribili piante con fiori trasparenti bianchi e gialli, fonti di luce.
Dal soffitto, legate a corde, sacche di canvas con scritte e, a sorpresa,
manici in visone. Sembra un frammento di sogno, di quelli che fanno la gioia di
un analista freudiano. Invece è realtà che colpisce e diverte, da
vedere nel negozio
di Simonetta Ravizza in Via Montenapoleone. I fiori-lampade sono di Kartell e
le sacche sono borse create in edizione limitata e numerata per il Fuorisalone
dalla stilista. Come l'indizio della pelliccia faceva supporre. Pochi passi avanti, nelle vetrine di Ferragamo, capi e
accessori stanno sopra o accanto a severi mobili di Molteni. Un abbinamento
design-moda sperimentato da tempo. Punta sul colore la collezione di piccoli
elettrodomestici che segna la collaborazione tra Smeg e Dolce & Gabbana. Soggetto
delle decorazioni carretti siciliani e dintorni ( a destra in alto). Non è un prodotto
vendibile, invece, il frutto dell'incontro fra Timberland e il
designer-architetto Matteo Cibic in Piazza XXV aprile. Una strana composizione
che utilizza ed enfatizza la flessibilità della nuova Boat shoe(in alto a sinistra). Scenografico come al solito l'evento Missoni. Alle
pareti i punti ingigantiti e in
colori diversi, replica di una maglia creata a fine anni Sessanta da Ottavio
Missoni. Non è una celebrazione fine a se stessa, ma la presentazione di una
carta da parati che verrà prodotta e distribuita da Jannelli & Volpi. Per
dare l'idea della concretizzazione su carta,
a disposizione degli ospiti, varianti in formato manifesto da timbrare,
arrotolare e portare via. Accanto a queste joint
venture fashion-design ci sono le maison come Fendi piuttosto che Armani o
Trussardi con le novità della linea di arredamento. Ma anche chi approfitta del
Fuorisalone per proporre un pezzo interessante. È il caso di De Wan in via
Manzoni con la Desert Love, una borsa in una pelle, brevetto
De Wan, liscia come la seta e resistente come i diamanti, evoluzioni delle
pelli conciate al sole del deserto. All’interno portacellulare integrato e
tasche segrete(in basso a destra). Fuori dal coro, Marni trasforma lo spazio di Viale Umbria in parco giochi con sabbie di vari colori
disseminate di mobili e oggetti in metallo e filo di PVC intrecciati.
Realizzati, come sempre, dalle donne colombiane. Gli adulti guardano, ma i
bambini ci giocano davvero (in basso a sinistra).
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