martedì 3 giugno 2014

SALVIAMO LA FOCACCIA



 Preparazione e sfida all'ultima focaccia
Chi dice Recco dice focaccia al formaggio, un’associazione geografico-alimentare ormai entrata nell’Olimpo dei luoghi comuni.  Più   di nicchia, certo, di Napoli-pizza o Milano-cotoletta, ma che continua ad allargare  la sfera d’interesse, sempre più   lanciata verso  l’internazionalità. La festa della focaccia, che domenica 1° giugno ha tagliato il suo cinquantanovesimo traguardo, non aveva nulla di elitario.  Basta citare qualche numero: 40 bus  da tutta  Italia. Oltre  300 persone coinvolte nelle  sfide in programma. Distribuiti 10 mila assaggi di focaccia normale e con le cipolle, al mattino, e 22 piattini da degustazione di focaccia al formaggio, nel pomeriggio, in sette postazioni collegate da un trenino. Servite anche  50 porzioni di focaccia al formaggio senza glutine, in collaborazione con l’Associazione Italiana Celiachia. Moltissimi gli eventi, a cominciare da quelli a tema.  Come la No limits Challenge, gara da Guinness dei primati in cui dieci concorrenti, estratti a sorte tra un folto numero di volontari, dovevano  mangiare un chilo di focaccia nel tempo massimo di 15 minuti.  Apprezzate anche le Scianke, sfide in tono minore per i mangiatori di focaccia normale e di cipolle.  Aperti tutti i negozi della città,  anche  di frutta e verdura, per attutire i sensi di colpa. Possibilità per i meno “sportivi” di gustare  le focacce seduti e senza fare coda, ma a pagamento, in ristoranti e panetterie. E per gli alternativi o i non integralisti  aree picnic con  proposte di piatti,  of course rigorosamente liguri: trofie con pesto, pansoti, focaccette fritte.  Varie le iniziative a cornice, da quelle per i bambini  come il teatro dei burattini o i laboratori di arte circense, a quelle per adulti. Dal mercato dell’antiquariato sotto i portici a quello dell’hobbystica, a quello del libro usato in collaborazione con la Biblioteca civica, alla  mostra fotografica sul lungomare. E poi, come in tutte le feste,  musica e balli. Giovani artisti emergenti,  bande, dj, pianobar. 
Di questi tempi, intesi come mesi dell’anno,  in Riviera ligure le feste di paese a tema gastronomico imperversano. Anche troppo. Ma che protagonista sia  la focaccia al formaggio, invece che asado, paella, wunster o polenta si apprezza di più.

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