|
Pecore a Milano |
|
Pecore a Londra |
Milano, Corso Vittorio Emanuele, ore 10,30. Un
gregge di pecore pascola davanti ai portici della Rinascente. Chi ha letto il
libro di Paola Mastrocola “Non so niente
di te” si domanda se non ne stiano girando la versione cinematografica . La
situazione, certo, è un po’ diversa. Nel romanzo si parla di un gregge che entra in un austero
college di Oxford, qui il gregge è in un contesto metropolitano. Comunque
l’effetto surreale c’è. Ma non è il set di un film. E’ una campagna
pubblicitaria, anzi meglio di informazione, che sta girando il mondo. Dopo la
Corea, la Francia, la Norvegia e naturalmente l’Inghilterra, dove è nata, approda in Italia. The Campaign
for wool vuole far sapere al maggior numero di persone gli incredibili vantaggi e la versatilità della
lana, dall’arredamento alla moda. Chi la
promuove sono gli allevatori, certo, ma anche i rivenditori, i designer, i
produttori che utilizzano la lana. E a sostenere e a patrocinare il tutto
addirittura sua altezza reale Carlo d’Inghilterra. In questo modo il principe
di Galles ha risposto, nel 2009, alla petizione dei piccoli allevatori
disperati per la loro sopravvivenza , dato che i velli delle pecore venivano
pagati meno della cifra spesa per la tosatura. La campagna non si limita a
mostrare i greggi per le vie del mondo.
Accanto al finto pascolo, come anche a Milano, c’è una tensostruttura in cui viene “raccontata” la lana nel suo percorso, dal
vello al capo o all’oggetto, ma
soprattutto vengono evidenziate le sue straordinarie proprietà. Molto conosciute alcune, non così ovvie altre. Per esempio
le coperte di lana è scientificamente dimostrato che migliorano il sonno
del 25 %. La lana è biodegradabile e una volta smaltita diventa un ottimo
fertilizzante. La fibra di lana si può piegare 20 mila volte e non solo non si
rompe, ma riprende la forma iniziale.
Nessun commento:
Posta un commento