martedì 10 settembre 2013

PECORE AL SEMAFORO

  Pecore a Milano

 Pecore a Londra
Milano, Corso Vittorio Emanuele, ore 10,30. Un gregge di pecore pascola davanti ai portici della Rinascente. Chi ha letto il libro di Paola Mastrocola “Non  so niente di te” si domanda se non ne stiano girando la versione cinematografica . La situazione, certo, è un po’ diversa. Nel romanzo  si parla di un gregge   che     entra   in un austero college di Oxford, qui il gregge è in un contesto metropolitano. Comunque l’effetto surreale c’è. Ma non è il set di un film. E’ una campagna pubblicitaria, anzi meglio di informazione, che sta girando il mondo. Dopo la Corea, la Francia, la Norvegia e naturalmente l’Inghilterra,  dove è nata, approda in Italia. The Campaign for wool vuole far sapere al maggior numero di persone  gli incredibili vantaggi e la versatilità della lana, dall’arredamento alla moda.  Chi la promuove sono gli allevatori, certo, ma anche i rivenditori, i designer, i produttori che utilizzano la lana. E a sostenere e a patrocinare il tutto addirittura sua altezza reale Carlo d’Inghilterra. In questo modo il principe di Galles ha risposto, nel 2009, alla petizione dei piccoli allevatori disperati per la loro sopravvivenza , dato che i velli delle pecore venivano pagati meno della cifra spesa per la tosatura. La campagna non si limita a mostrare i greggi  per le vie del mondo. Accanto al finto pascolo, come anche a Milano, c’è  una tensostruttura in cui viene  “raccontata” la lana nel suo percorso, dal vello al capo  o all’oggetto, ma soprattutto vengono evidenziate le sue straordinarie proprietà. Molto  conosciute alcune,  non così ovvie altre.  Per esempio  le coperte di lana è scientificamente dimostrato che migliorano il sonno del 25 %. La lana è biodegradabile e una volta smaltita diventa un ottimo fertilizzante. La fibra di lana si può piegare 20 mila volte e non solo non si rompe, ma riprende la forma iniziale. 

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