mercoledì 4 settembre 2013

CAPRI', C'EST FINI?

 Anacapri:giardini regalo della città di Singapore
 Negozio di fiori vicino alla Piazzetta

Ci sono luoghi in cui la globalizzazione, intesa come susseguirsi di boutique monomarca uguali da Toronto a Hangzhou, è davvero fastidiosa. Capri è uno di questi.  In Via Camarelle e dintorni i  negozi “grandi firme” sono ormai le mete del turismo di giornata. Come il vipwatching nel dehors del Quisisana. Sovradimensionati, in contrasto con il contesto,  in vetrina mostrano abiti da prima della Scala o pellicce da shopping natalizio. Dello svolazzante stile Capri, stucchevole certo, ma genuino e autoctono, rimane qualcosa in via delle Botteghe o nella strada sbiadita che porta  al mare. Qui si trovano ancora i sandali fatti a mano, alcuni, ahimé, troppo copia di quelli delle griffe. Anche nei taxi si è persa l’anima Cinquanta. Anonime monovolume bianche,forzatamente “caprizzate” dal tendalino, hanno sostituito le millequattro rosse. Rimangono invece tali La Canzone del Mare, bagni branché di Marina Piccola, e le sedie di paglia in piazzetta. Sono comunque tanti gli spunti per superare il guccipradadolcegabbana. A parte la natura,  sorprendente e generosa, la Villa Jovis con il suo mistero (consigliato andarci con il temporale), gli scorci sui faraglioni, la perfezione architettonica della Certosa di San Giacomo. C’è Anacapri con  quell’aria di paese  il  sabato sera, sui sedili in ceramica  a fianco della chiesa di S.Sofia. Ci sono i profumi mediterranei e irripetibili di Carthusia, la letteratura caprese alla libreria La Conchiglia: dai volumi di storia alle operine di Flaiano, fino agli illustrati con gossip vintage. C’è Eco Capri, aperto dal gentile Federico Alvarez de Toledo in ricordo della nonna Laetitia, per immergersi sempre più nella caprità. E poi c’è Blu, con le scelte moda di Antonio Arcucci, arguto e ironico signore napoletano, che vive tra Anacapri e Parigi (dove ha  una boutique sull’Ile Dauphine). Non insegue i marchi top come titoli di borsa,  ma sa individuare e  anche far confezionare quello che piace e sta bene alle donne chic e non omologate di ogni età.


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