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Zaino-sgabello di spacciomilitare.com |
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Cinque mojito dimenticati |
Sono sempre più diffuse. Si è iniziato con
le forme d’arte, per cui fra una e
l’altra non esiste più un limite, un confine. Con le installazioni la pittura
entra nel cinema o viceversa e la musica si sostituisce alla scultura. C’è un
continuo indivisibile che arriva fino alla vita di tutti i giorni. A cominciare
dal vestire. Gli shorts da mare imperversano in città, ma non solo. Per andare
a cena ci si veste con tute mimetiche e giubbotti da prima linea in
Afghanistan, magari acquistati da uno spaccio militare
(www.spacciomilitare.com). D’estate nei luoghi di montagna doc compaiono spiagge di sabbia con
ombrelloni e chaises longues. Per contro sulle passeggiate in riva al mare abbondano microcervini in materiale plastico su cui esercitarsi a scalare. Non
esistono più le stagioni o meglio i classici delle stagioni. Nel guardaroba
maschile per l’ inverno sono previste stringate con lacci come negli
scarponcini da trekking, mentre da anni imperversa lo stivale infradito. I
costumi da bagno sono proposti in cashmere o visone, mentre il jeans diventa un tessuto da cappotti,
magari trapuntato o con fodera di pelliccia. In riva al mare a Ischia si mangia sushi, e c’è chi nella
microscopica Ginostra, sull’isola
di Stromboli, propone piatti
indiani, ovviamente non di pesce. E se a Cortina il ristorante Porto Rotondo ti fa pensare che non
mangerai polenta e strudel ma orate in cartoccio e spaghetti alle vongole, la
pizzeria Himalaya a Milano ti lascia davvero perplesso. Dappertutto si beve il Cuba Libre, ma al bar
dell’Hotel Nazionale di Cuba è d’obbligo chiedere un cocktail Martini o tutt’al più un
Negroni. A Cervinia la grolla è un reperto da museo e quello che impazza è il caraibico mojito.
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