Chi
non è attratto, o almeno intrigato, dai
castelli? Se poi dall’interno ci sono archivi sconfinati e passaggi segreti , anche il più apatico non può rimanere
indifferente.
Nel
Burgenland, regione dell’Austria al confine con l’Ungheria, ce ne sono diversi,
in un’area di pochi chilometri, di cui due appartenuti alla stessa famiglia
Esterhàzy. Tra le più ricche e potenti
del Regno Asburgico, imparentata con almeno la metà delle teste coronate
d’Europa non si è fatta mancare proprio
niente. Almeno in fatto di arredi
sontuosi e raccolte straordinarie.
L'archivio nella fortezza di Forchtenstein |
La
fortezza di Forchtenstein, del XVI
secolo, è costruita sui monti Rosaliengebirge, per quanto si
possa parlare di monti in una zona al massimo collinare. L’esterno è grigio e
cupo tipico delle fortezze , ma basta entrare nel primo cortile per rendersi
conto che non era solo un baluardo
militare . Dall’alto di un portico
pende un coccodrillo, imbalsamato
of course. La sua funzione era quella di
proteggere dai nemici e dagli spiriti
maligni. Sui primi sembra aver funzionato dato che il castello non fu mai conquistato, sui
secondi non si sa, comunque si è autorizzati a essere scettici. Le sorprese da Guinness continuano negli enormi saloni dai muri spessi sette
metri. Dalla collezione di armi con 30
mila pezzi, fra fucili e pistole, agli armadi
con 3mila monete. Interessante
l’archivio, nei sotterranei, ma in comunicazione diretta, con ovvia porta
segreta e blindata, con gli appartamenti del principe Esterhàzy. Contiene, catalogate, tutte le informazioni
riguardanti le proprietà, o meglio i 94
castelli della famiglia in Ungheria. Tra i
souvenir di viaggio , meglio di guerra, le tende
di oltre 20 metri quadri, in lino greige (per dirla con Armani)
all’esterno e in seta gialla all’interno.
Da perderci non ore, ma giorni il
salone delle collezioni . Una vera wunderkammer
con pezzi incredibili, alcuni da far invidia alla tecnologia più avanzata. Megacarillon
dal suono meraviglioso, conchiglie di dimensioni mai viste, strani strumenti
musicali antenati della fisarmonica ,
misteriosi animali imbalsamati. Senza contare gli ovvii servizi di argenteria e porcellana
e i ritratti di famiglia. Meno ovvio l’albero genealogico degli
Esterhàzy che “comincia” con un Adamo sdraiato . E un pozzo di 140 metri d’altezza con una eco da brivido
e un macchinario superlativo con catena di 160 metri.
L'albero genealogico degli Esterhàzy |
L’altro
castello Esterhàzy è un enorme palazzo
nella grande piazza di Eisenstadt, cittadina di 13mila anime, capitale
del Burgenland. A parte le collezioni di
argenteria, i mobili pregevolissimi e i
ritratti dei famigliari sempre immortalati con cani, da vedere le abitazioni della servitù ai piani alti,
assolutamente accoglienti, rarità per l’epoca.
Un vero gioiello, anche per l’acustica, la sala concerti, dedicata a
Haydn che qui lavorò per quasi cinquant’anni. Vale una visita il ristorante ricavato nelle scuderie di
fronte . Si chiama Henrici da Benedikt Henrici, l’architetto del
palazzo e propone una cucina del
territorio davvero di livello.
www.burgenland.info
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