martedì 9 luglio 2019

L'ABC DELLA MODA (COREANA)


Le t-shirt che parlano non sono certo una novità, perfino le pagine dei giornali riprodotte su tessuto  si sono straviste. Già nei primi anni 90 il creativissimo Jean Charles de Castelbajac aveva riprodotto la Pravda su uno straordinario pareo di seta. Ma che le lettere dell’alfabeto diventassero un motivo decorativo per abiti, oggetto di esposizione artistica, non era mai successo prima. Accade a Milano, a Palazzo Morando, raccolta-museo di costume moda e immagine, con la mostra 

Connecting Borders:Hangeul x Fashion Art. Curata da Sunhee Park, presidente della Associazione della moda e della cultura coreana, nonché docente di Fashion Design presso la Ewha Womans University di Seoul, racconta  e promuove il legame tra le diverse forme artistiche connesse con il mondo della moda. Un’occasione anche per celebrare il centenario del Movimento 1° marzo, giornata dell’indipendenza dal Giappone della Corea. Negli abiti proposti, per la maggior parte da sera, lunghi e importanti, compaiono le lettere dell’alfabeto Hangeul, linguaggio grafico di scrittura coreano nato nel XV secolo. Tre le sezioni in cui sono suddivisi gli abiti, a seconda di come riportano questo alfabeto, che comprende 21 vocali, delle quali 10 basiche da cui si formano altre, e 19 consonanti. Una prima, Forma e Scrittura,  vuole mostrare la struttura dell’Hangeul. La seconda, Stile e Scrittura, ne indica i vari stili. La terza, Forma e Grafica, enfatizza l’aspetto grafico. L’Hangeul, come ha detto Sunhee Park, esprime una visione filosofica del mondo. Fu creato per dare un migliore mezzo di comunicazione e fu poi adottato  nella letteratura, nelle lettere personali, nei testi di studio. Gli abiti creati da 73 couturier, veri artisti della moda, sono in svariati tessuti, dai più leggeri come la seta o lo chiffon  ai più pesanti e strutturati. I colori dominanti sono il bianco e il nero, anche accostati tra di loro, con flash di rosso e di blu. Le linee sono decisamente  da alta moda. Forme a trapezio, ampiezze, giochi di frange e plissettature. Quanto alle lettere possono essere sparse sullo strascico di un lungo nero, oppure essere in rilievo su un abito da cocktail bianco o ancora composte a formare parole su un aderente cappotto di seta. 

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