mercoledì 5 marzo 2025

POESIA E COMICITA' DIETRO LE MASCHERE

Attesissimi, come ha dimostrato il Teatro Menotti strapieno, sono tornati a Milano i Familie Flöz, la compagnia di Berlino che si esibisce  con straordinarie maschere, inscenando in tre fino a 29 personaggi. Senza mai parlare. Qualcosa di mezzo tra il poetico e il comico, davvero irresistibile. Ieri e fino al 6 marzo propongono Teatro Delusio, un teatro nel teatro, pezzoforte del loro repertorio, con le dovute aggiunte e variazioni.

 


La scena è il backstage di un teatro dove inizialmente si aggirano i tre tecnici. Ognuno con una personalità ben precisa e molto diversa. Il magro è il più tenero, ama leggere e quando può tira fuori uno dei suoi tanti librettini dalla copertina rossa. In un baule nasconde uno strano animaletto, forse uno scoiattolo, che lo accompagna nella lettura, muovendo la testa. C’è il capo, con grande pancione, autoritario e prepotente e un terzo tecnico intraprendente e anche un po’ presuntuoso. A poco a poco arrivano gli artisti, c’è il vecchio violinista che, alla fine dello spettacolo, abbandona il violino per la chitarra elettrica, trasformandosi in una rockstar.  C’è il regista allampanato e pieno di sé, la cantante  e le ballerine, ovviamente in tutù, sempre pronte a ballare Il lago dei cigni e il coreografo- ballerino, alla ricerca continua di approcci sessuali. Non si vede la platea, ma si sentono gli applausi scroscianti, che interrompono, ogni tanto, la musica o il cantato (sempre Callas). Ma la vera vita è in quel backstage, dove si arriva perfino a un duello, richiamo di un teatro di "cappa e spada", o alla vicenda d’amore tra il tenero-magro e una ballerina attempata.  Velocissimi nei movimenti, alle volte acrobatici, i tre riescono davvero a moltiplicarsi nel giro di secondi. Raccontando i segreti della vita di teatro con un humour sottile e, soprattutto, mai scontato. Dal 7 al 9 marzo i Familie Flöz sono ancora al Teatro Menotti ma con Feste. Anche questo spettacolo è ambientato in un backstage, ma quello dello squallido cortile di una villa dove si sta celebrando un fastoso matrimonio.

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