Oggi ultimo giorno "dal vivo" della Fashion Week, domani sei sfilate tutte in streaming. Ad aprire la giornata l’atteso show di Susan Fang, la designer, nata in Cina e cresciuta tra Cina e Canada, sponsorizzata dal progetto Supported by Dolce % Gabbana.
foto Bruno ColomboA seguire Hui, brand della stilista cinese Zhao Huizhou, da svariate stagioni presenza fissa sulle passerelle milanesi (2 foto in alto). Una collezione fusione armoniosa di Oriente e Occidente. Come anticipato dall’installazione nel salone di passaggio, dove le Guardiane della Luce, in cerchio in abiti locali cinesi, ricamano mentre signore milanesi intrecciano con fili rossi i frammenti delle ceramiche. Hui è anche una fondazione che protegge il patrimonio culturale delle minoranze etniche e il loro artigianato. Dopo la performance di una ballerina vestita in ciré nero con veli rossi, sfilano blazer dal taglio classico con ricami orientali, trench in denim delavé con vistose decorazioni in argento. Il classico cheomsang è riveduto in tweed con profili arancioni o in tessuto monocolore e chiusure con zip. Tra gli stucchi e gli specchi di Palazzo Serbelloni sfila J.Salinas, marchio peruviano creato nel 2016 da Jorge Luis Salinas. Abiti, capispalla ma soprattutto maglieria con giochi di volants, intrecci, balze, lavorazioni secondo le antiche tecniche degli artigiani tessili andini (foto al centro). Molte le novità di De Wan, da vedere nel negozio di Via Manzoni. Dagli occhiali da sole, in tutte le possibili dimensioni e forme, alle borse in vari colori e misure in pelle naturale e tutte made in Italy. Fino alle T-shirt e ai foulard limited edition, con i dipinti di Roberto De Wan, e agli orologi automatici da polso con meccanismo svizzero. Chiude oggi anche White, l'appuntamento milanese che vede la partecipazione di 300 marchi di cui il 45% dall’estero, ricercati con un grande lavoro di scouting. Molti, più del solito, i brand di accessori, in primis borse e poi scarpe, queste per la maggioranza con tacco basso. Per le borse La Milanesa, come sempre, dà spazio al lavoro artigianale femminile, che presenta tra manichini con le bocche chiuse da cerotti. Dalle borse più etniche in velluto operato, a quelle all’uncinetto, in tessuto scozzese o con applicati fiori di peluche. Nelle Secret Rooms espongono cinque talenti emergenti selezionati per creatività e story telling. Come Carolxott con abiti nei colori e nei tessuti ispirati alla minuscola isola dell’Estonia (69 abitanti) da dove proviene il brand. Viene dalla Danimarca, invece, René che propone capi dalla silhouette architettonica con influenze giapponesi.
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