Uno spettacolo in un teatro all’aperto è sempre di
richiamo, se poi palcoscenico e platea sono ricavati
in scali considerati tra i più scenografici del Mediterraneo, l’attrazione si
moltiplica. Però non è automatico che
tutto quello che viene proposto in scena soddisfi. Anzi se non è abbastanza
interessante e coinvolgente c’è il rischio che il pubblico si distragga per
contemplare lo scenario naturale. Non è successo così venerdì al primo dei tre
spettacoli dell’Art Festival Scali a mare di Pieve Ligure, che quest’anno si è
aperto allo Scalo Chiappa. In scena, o meglio sugli scogli, Delitti Esemplari, dal libro di Max Aub
e da un’idea di Sergio Maifredi direttore artistico e regista del festival. A
raccontarli a parole e con la chitarra Federico Sirianni ben supportato dalla
viola di Raffaele Rebaudengo. Piccole storie di humor nero filtrate da un’acuta
ironia e da un delizioso cinismo. Al centro personaggi normali resi vittime o
assassini da idiosincrasie e intolleranze del quotidiano. Il tintinnio prolungato
del cucchiaino nella tazza del caffelatte al bar, i brufoli su una bella faccia
da rasare, gli ospiti che non se ne vanno mai e propongono nella retorica della
bella serata una spaghettata alle due di notte. Per ognuno di loro si trova
l’omicidio adeguato, breve, svelto, efficace. Esemplare quasi emblematico.
Sirianni è più che mai convincente in questi
quadretti horror dove il sangue scorre ma non fa male, perché ha la
leggerezza e la fluidità di un pensiero che a tutti, anche al più buono è
capitato di avere. E il suono della
viola è perfetto per fare del racconto una parabola dei cattivi
sentimenti. I prossimi spettacoli sono il 16 luglio allo scalo
Demola e il 2 agosto allo Scalo Torre. Nel primo Massimo Minnella, giornalista
e scrittore, presenta il suo libro 1816
L’anno senza estate. Nel secondo l’attrice Teresa Mannino interpreta
dall’Odissea Le sirene, Scilla e Cariddi.
Sempre, come dice la locandina, al calar del sole.
Nella suggestione di un ambiente naturale di grande bellezza musiche e parole. Anche scritte. Come queste di Luisa Espanet.
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