Un probabile pubblico di 200 milioni di persone, assetato di marchi top, con il potere d'acquisto di una buona classe media. E’ a loro che si rivolge l'outlet di Shijiazhuang, nella Cina del Nord. Per ora è solo nei rendering (a destra) ma sarà una realtà nel 2017. E ci si crede, dato che in quella città di 10 milioni di abitanti in meno di un anno è stato incanalato un fiume e costruito un megaponte. Qualificato come Kei Construction Project della provincia dello Hebei, il progetto è stato presentato ieri a Torino da tre tra le massime autorità di Shijiazhuang, dal presidente onorario della Camera della Moda Italiana Mario Boselli e da China Excellent Outlets, cioè dal Presidente, la signora Cui Jian, dal Vice General Manager Salvatore Miranda e dal Vice Presidente Luca Cavallari. Le aziende italiane, infatti, sono molto coinvolte.Non solo per l’esportazione, ma per la possibilità di realizzare sul posto una produzione ad hoc. L’outlet è solo una parte di un complesso di 2 milioni di metri quadri che sarà ultimato nel 2020 con una spesa di 1 miliardo e 300 euro. Ci saranno residenze, scuole, laboratori per workshop, oltre un complesso termale e un campo da golf già funzionanti. Nell’outlet di 67 mila metri quadri è prevista una zona con i top brand moda, un’altra con il tailor made dove far convergere le realtà sartoriali italiane, una dedicata agli stilisti emergenti e una per le sfilate. Ci saranno ristoranti italiani, negozi di life style, dal tessile alla casa, multimarca e uno spazio wedding con tutto quello che serve per i matrimoni, chiesa compresa. L’intero complesso è progettato con criteri di ecosostenibilità e salvaguardia dell’ambiente. Molto quindi il verde per ridurre l’escursione termica e assorbire i rumori.Prevista l’illuminazione a fibra ottica, spettacolare e con il vantaggio di una minore dispersione di anidride carbonica, e un sistema di raccolta e trattamento delle acque piovane. “La scelta di Shijiazhuang non è casuale” spiega Miranda “Vicina e ben collegata con Pechino e Tianjin, ha mantenuto costante la crescita del Pil, e la popolazione ha aumentato il suo potere d’acquisto. Inoltre, al momento, c'è solo un department store con marchi di alto livello”.
venerdì 15 luglio 2016
IL SOGNO CINESE
Un probabile pubblico di 200 milioni di persone, assetato di marchi top, con il potere d'acquisto di una buona classe media. E’ a loro che si rivolge l'outlet di Shijiazhuang, nella Cina del Nord. Per ora è solo nei rendering (a destra) ma sarà una realtà nel 2017. E ci si crede, dato che in quella città di 10 milioni di abitanti in meno di un anno è stato incanalato un fiume e costruito un megaponte. Qualificato come Kei Construction Project della provincia dello Hebei, il progetto è stato presentato ieri a Torino da tre tra le massime autorità di Shijiazhuang, dal presidente onorario della Camera della Moda Italiana Mario Boselli e da China Excellent Outlets, cioè dal Presidente, la signora Cui Jian, dal Vice General Manager Salvatore Miranda e dal Vice Presidente Luca Cavallari. Le aziende italiane, infatti, sono molto coinvolte.Non solo per l’esportazione, ma per la possibilità di realizzare sul posto una produzione ad hoc. L’outlet è solo una parte di un complesso di 2 milioni di metri quadri che sarà ultimato nel 2020 con una spesa di 1 miliardo e 300 euro. Ci saranno residenze, scuole, laboratori per workshop, oltre un complesso termale e un campo da golf già funzionanti. Nell’outlet di 67 mila metri quadri è prevista una zona con i top brand moda, un’altra con il tailor made dove far convergere le realtà sartoriali italiane, una dedicata agli stilisti emergenti e una per le sfilate. Ci saranno ristoranti italiani, negozi di life style, dal tessile alla casa, multimarca e uno spazio wedding con tutto quello che serve per i matrimoni, chiesa compresa. L’intero complesso è progettato con criteri di ecosostenibilità e salvaguardia dell’ambiente. Molto quindi il verde per ridurre l’escursione termica e assorbire i rumori.Prevista l’illuminazione a fibra ottica, spettacolare e con il vantaggio di una minore dispersione di anidride carbonica, e un sistema di raccolta e trattamento delle acque piovane. “La scelta di Shijiazhuang non è casuale” spiega Miranda “Vicina e ben collegata con Pechino e Tianjin, ha mantenuto costante la crescita del Pil, e la popolazione ha aumentato il suo potere d’acquisto. Inoltre, al momento, c'è solo un department store con marchi di alto livello”.
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