martedì 27 maggio 2014

CHE VIAGGIATORE SEI?


 Foto in copertina di "Baleari"

Esiste un viaggiatore ideale? Le categorie di viaggiatori sono tali e tante che è  difficile fare delle valutazioni. Le più conosciute, tra l’altro, sono spesso le peggiori. Dai “bulimici”  e i “compulsivi” che devono vedere tutto, qualsiasi sia il tempo a disposizione, ai “primatisti” il cui unico interesse è mettere la bandierina. Si sovrappongono, spesso, ai “pacchi”  che  guardano solo quello che gli si dice di guardare, lo considerano un sostitutivo della TV e riportano la vita di sempre a migliaia di chilometri da casa. O ancora gli “aneddotici” che  giunti alla meta non danno neanche un’occhiata all’oggetto, al monumento, al paesaggio in questione, ma leggono sulla guida tutte le informazioni in proposito, soffermandosi soprattutto su dettagli inutili e date. Non necessariamente per riferirle ai compagni di viaggio.
Non sono fatte per loro le nuove guide, sempre più attualizzate, attente ai cambiamenti e a mettere in evidenza realtà in trasformazione. C’è un fiorire di guide specialistiche, adatte a chi vuole soffermarsi solo su certi aspetti di un paese o di una località. Come  quelle di   una città  attraverso   le location cinematografiche,  piuttosto che i luoghi citati in un romanzo o in una certa letteratura. Oppure ancora seguendo i percorsi di un pittore, ovviamente figurativo, e i paesaggi che l’hanno ispirato. Ma anche una guida, apparentemente classica, può riservare delle sorprese, con pagine da leggere come un romanzo. Così in “Baleari” di Pietro Tarallo (ed.Ulysse Moizzi) appena uscita, ci si può divertire con curiosità-scoop o avere indirizzi sofisticati per dove dormire. E non solo nella understatement Minorca, ma perfino a Ibiza regno delle nuove discoteche-hotel.
  

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