mercoledì 13 luglio 2016

IN CASCINA CON NINA


Infastidisce un po’ quel cartello nell’aiuola che esorta a far tornare le farfalle a Milano o il gruppo di donne unite dalla passione della maglia come occasione di socialità. Sembrano bersagli studiati per gli attacchi di 
                Maurizio Crozza, e non solo. Eppure le iniziative della cascina Cuccagna di Milano sono spesso buone. Come l’ultima in corso che fa parte di un progetto con il patrocinio del Comune di Milano. Si chiama la Mostra Diffusa e nasce da un’idea di Alberto Oliva in collaborazione con Il Giorno e Simona Schiavi Art Gallery. Le opere, in questo caso trenta di Antonio Sixty, sono sparse in altrettanti luoghi più o meno conosciuti e indicativi  di una certa Milano, che Oliva racconta nella sua rubrica domenicale sul Giorno. Dalla terrazza Aperol di piazza del Duomo, nota a molti, alla più sconosciuta piscina comunale di Via Campiglio, dal mitico locale Tempio d’oro al parrucchiere Orea Malià di Via Marghera, fino appunto alla Cascina Cuccagna, dove il dipinto è esposto in  un prefabbricato di legno. I lavori fanno parte del ciclo inedito Amazon Papers, in quanto  Sixty interviene con tecnica mista usando come tela le buste e i cartoni utilizzati  da Amazon per spedire i prodotti acquistati on line. E il risultato è d’effetto. Ieri nella casetta c’è stato un incontro tra La Mostra Diffusa e Nina for the Dogs, iniziativa di Angela Regina dedicata al suo cane Nina. Ovvero un live painting in cui Antonio Sixty ha dipinto dal vivo una delle tante Nine in polvere di marmo lavorate artigianalmente. Altre erano colorate nella famosa aiuola delle farfalle. Altre già in casa di qualcuno. Con i proventi di queste Nine, pezzi unici dipinti da vari artisti, Nina for the dogs sostiene le strutture che si occupano di cani abbandonati.

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