venerdì 22 aprile 2016

AMORE E MORTE BY VENIA

Per quanto radicato sia il concetto di parità dei sessi, si ha difficoltà a immaginare  una  scultrice impegnata in opere monumentali.  In realtà  sono poche le donne che si cimentano in quest’arte. Venia Dimitrakopoulou è una di queste. La sua Promahones del 2014, realizzata con 25 tonnellate di acciaio e la collaborazione tecnica di due ingegneri, ha occupato quasi interamente il patio del Benaki Museum di Atene, che raccoglie dall’arte del periodo Ellenistico all’epoca moderna.  Prossimamente verrà collocata definitivamente all’Esterno del Museo Archeologico. E’ rappresentativa dell’opera di Venia e soprattutto di quel dualismo che la pervade. Come il contrasto  fra   luci e ombre, che raccontano il corpo e l’anima, la forza e la fragilità,il caos e la struttura.  E le foto dei dettagli contribuiscono a far risaltare queste caratteristiche. Si possono vedere da ieri fino al 21 maggio  alla Galleria Artespressione di Milano. La mostra, in anteprima nazionale, fa parte del Photo Festival che animerà palazzi, gallerie  e spazi vari della città fino al 12 giugno. Nata nel 2010 come progetto itinerante da un’idea di Paola Nora Seegy, Artespressione porta avanti, con la collaborazione di Matteo Pacini, un lavoro di ricerca e selezione degli artisti, per la maggior parte stranieri . La sede di via della Palla è stata creata per avere un punto d’incontro.  La rassegna della scultrice greca, curata da Matteo Pacini e Charis Kanellopoulou, oltre alle foto di Promahones, esposte al pianterreno,  propone al piano superiore una retrospettiva che mette in evidenza la varietà dei materiali usati e il percorso artistico di Venia. Dai volti in pietra vulcanica che ricordano quelli della Grecia arcaica alle sculture in marmo, in vetro, in acciaio, dove convivono leggerezza e potenza. Fino alle opere in carta come la camicia di Nesso (l’assassino  di Ercole per gelosia)con molte scritte. Sono lettere d’amore di personaggi famosi,  persone comuni, anche della scultrice. Una storia di eros e thanatos fatta di parole che possono scaldare l’anima, ma anche uccidere.


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