Dagli inizi dell’estate si parla e si legge molto di spiagge "reinterpretate" da brand e stilisti. Non si può considerare una tendenza del momento, anche perché non coinvolge i fruitori, ma riguarda solo i promotori. Difficile pensare che si scelga una spiaggia solo perché ombrelloni e lettini sono stati “progettati” da un certo creativo. Anche perché ombrelloni e lettini non sono l’elemento decisivo per preferire Forte dei Marmi a un’isola delle Eolie o viceversa. Di sicuro dietro a questa, chiamiamola pure, tendenza ci sono una serie di motivazioni e cambiamenti epocali.
Le mete per “fare mare”, cresciute enormemente negli ultimi cinquant’anni, stanno diminuendo. A parte le spiagge diventate pericolose per guerre e simili, quelle in vicinanza di probabili eventi catastrofici, dall’eruzione del vulcano allo straripamento di fiumi, o in odore di terremoti e onde anomale, ci sono quelle prima obiettivo di pochi eletti, ora diventate per tutti (v.Maldive).Si aggiunge che la spiaggia “incontaminata con sabbia come cipria” sta diventando introvabile se non per veri naufraghi o per gli happy few che possono comprare isole deserte, senza problemi di IMU e nessuna vocazione al "be seen". A questo punto l’unica alternativa sono le spiagge nei luoghi più o meno tradizionali. Come fare allora a dare qualcosa di più a uno stabilimento balneare, dati confort, vista, assistenza, servizi identici? Insomma a diversificare "stessa spiaggia, stesso mare"? Ed ecco cuscini, lettini, ombrelloni in un tessuto firmato che ne rivela il creatore, piccolo shop all’interno degli stessi bagni dove comprare oltre a cuscini e teli, pareo, T-shirt, shopping bag. Un fenomeno che non si limita all’Italia, non tanto per gli stilisti in gioco, quasi tutti italiani, quanto per le spiagge da "reinterpretare".Così ha fatto con il Bombon Pool Club Alberta Ferretti per l’Hotel de Mar Gran Melia di Palma di Majorca. Così Missoni per la Costa Smeralda, così Gucci, già dallo scorso anno, per il Loulou Ramatuelle sulla mitica (per Brigitte Bardot anni ’50) spiaggia Pampelonne di Saint Tropez. Così i Dolce & Gabbana per il Carillon di Paraggi (v.foto). Fino alla rivisitazione in chiave "orchidea" per teli mare e cuscini delle 22 Villas del Luxury Resort dell’Hotel Cavo Tagoo di Mykonos, di Genny. La stilista Sara Cavazza Facchini si è ispirata all’atmosfera dell’isola greca anche per una capsule collection fatta di caftani, camicioni, shorts, da accessoriare con tote bag in rafia, cappelli e maxi salvagente. Acquistabili nell’hotel, on line e nei monomarca Genny fino a ottobre.
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