Nessuna è un personaggio o una celebrità. Nessuna è figlia di o moglie di o sorella di. Alcune sono mogli, altre non sono sposate, alcune sono sorelle, altre sono figlie uniche, tutte sono figlie. Ma non importa di chi. Sono personaggi per quello che fanno, per la loro storia simile a quella di tante altre donne, ma importante per loro stesse. Unico comune denominatore, sono nate o vivono a Crema.
Fanno parte del progetto Donne di Crema di Monica Antonelli,in arte Monimix (nella foto) che da febbraio 2020 con l’interruzione da marzo a maggio, fotografa e raccoglie testimonianze di donne, che si presentano spontaneamente rispondendo a un annuncio sul web. Quando saranno 100+1, dove quell’uno è lei, diventeranno una mostra e forse un libro. L’idea parte, oltre che dall’amore per Crema, la sua città, dalla sua esperienza di fotografa. Delle donne che non vogliono farsi fotografare perché non sono a loro agio davanti alla macchina da presa, convinte di non essere fotogeniche. Dall’aver capito che bisogna creare empatia con il soggetto da ritrarre. Ha anche elaborato un piccolo decalogo di quello che si deve o non si deve fare per le sue modelle per un’ora. E’ importante stabilire un rapporto paritetico, ascoltarle senza prendere appunti o registrare, che potrebbe metterle in imbarazzo. E così donne che non si erano mai raccontate hanno parlato di timori, reticenze, ma anche di progetti, ambizioni, insomma delle loro vite, tutte diverse, ma tutte con qualcosa di speciale. Le età variano, così come lo stato civile e la professione. C’è l’avvocato, la truccatrice professionista, la giornalista, la pubblicitaria, la sarta, l’insegnante, c’è chi ha sempre fatto lo stesso lavoro, chi l’ha cambiato drasticamente, per seguire una nuova strada, chi si è iscritta all’università in età più che matura, chi si è dedicata alla pittura. A tutte Monica ha chiesto di parlare del rapporto con Crema. Ed è condiviso il pensiero di una città dove si vive bene, a misura d’uomo, dove i contatti sono più facili, ma anche piena di storia e cultura. E si vede dai luoghi che hanno scelto dove essere fotografate. Un piccolo parco, la cancellata di un antico palazzo, il chiosco di un cortile, un teatro. Tutte tengono alla loro città, alcune se ne occupano per lavoro, altre nel tempo libero. C’è anche chi vuole essere sempre partecipe degli eventi. Come Jennifer che la si vede camminare in piazza Duomo, comparsa in Chiamami col tuo nome di Luca Guadagnino.
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