Ci sono fiabe per bambini
con possibili interpretazioni per adulti e fiabe per adulti nel senso che solo
l’adulto può percepirne il lato surreale. S.Fruttuoso potrebbe essere
l’ambientazione di una di queste. Specie se ci si va di sera via mare. Si
costeggia un muro di rocce nere a picco sull’acqua con solo il riflesso
argenteo della luna. Appare di colpo
l’abbazia medioevale con smerli e torrette. Qualche luce racconta che è abitato.
Sbarcati sul piccolo molo dopo un tortuoso passaggio obbligato con scale che scendono
e salgono nella roccia ci si ritrova nella
spiaggia di grossi sassi. Fra le chaise longue ripiegate si muovono due
masse nere pelose. Sono due cinghiali, maschio e femmina, scesi cuccioli e
spauriti un anno fa dal bosco. Nutriti dai pochi residenti sono diventati dei mansueti
pet. Attraverso una galleria che serve da riparo per le barche si arriva al chiostro.
Per l’ultima serata in programma c’è un quartetto jazz che suona:i grandi
classici con rivisitazioni e nuove
composizioni di uno degli stessi musicisti. Il pubblico molto variegato
partecipa attento. Nessuno sta fermo, c’è chi muove la testa , chi il piede,
chi tutte e due le gambe all’unisono. Una copia balla in un angolo. Un’altra
culla un neonato. Dal loggione, l’arcata superiore, una bionda con un abito che
le lascia nuda la vita, si muove, ispirata e sensuale. Quando i musicisti dopo
gli applausi lasciano i loro strumenti per una pausa, la gente si disperde fra
i chiostri e i giardini intorno. Scorci spettacolari, angoli misteriosi, verde
selvatico e piante preziose con coltivazioni speciali. C’è chi osserva le
aiuole con dediche, chi si sofferma a contemplare le tombe dei Doria, primi
inquilini del castello. Chi si entusiasma per la vista, chi cerca di vedere
cosa fanno i cinghiali, chi guarda nelle teche testi e oggetti che documentano
la storia del luogo. Qui una notte c’è
stata un’intrusione racconta Alessandro Capretti, direttore del sito, uno dei
trenta del FAI. Tutto è stato messo in subbuglio. L’autore dell’atto vandalico
è stata una faina, rimasta impunita, perché datasi alla fuga. E’ uno dei tanti
animali che vivono indisturbati nascosti nel fitto bosco del Monte di
Portofino. Tra i più facili da incontrare oltre i cinghiali adolescenti qualche
capra, con le corna arrotolate… proprio
come nelle fiabe dei bambini.
Sei proprio romantica ... Alessandra
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