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Uno dei saloni dell'hotel |
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La terrazza con vista |
Si chiama Collina d’oro ma, anche
se sovrasta Lugano, il nome non ha
niente a che vedere con le banche sottostanti. Viene dalla felice esposizione solare, di ben 2500 ore
l’anno. Non a caso nel secolo scorso fu scelta per costruirvi un
sanatorio. Ed è proprio in questo edificio, abbandonato nel 1965, che è nato il Resort Collina d’oro, con un hotel (30
suites e 16 camere) e 43 appartamenti in vendita e in affitto. La ristrutturazione è stata affidata
a Ettore Mocchetti, che è riuscito a preservarne
le caratteristiche strutturali. “Abbiamo riedificato con lo stesso criterio
seguito dai primi costruttori, quindi con logge e loggiati. Allora avevano uno
scopo curativo, ora di benessere” spiega l’architetto. E a qualcuno, forse, viene
in mente Giovanni Castorp a Davos, nelle pagine di Thomas Mann. “Le logge sono anche
una caratteristica delle case locali” continua Mocchetti “Era importante mantenere il fascino di quel luogo che ha
ospitato diversi personaggi, legati soprattutto alla cultura tedesca”. Tra
questi Hermann Hesse che abitava nella
vicina Montagnola e qui veniva a scrivere e a dipingere. Nei saloni e nei corridoi molte foto,
rigorosamente in bianco e nero, ricordano alcuni degli illustri ospiti. Molta attenzione è stata data ai materiali,
nel rispetto dell’ecologia. Quercia nei pavimenti, vernici ad acqua e non
sintetiche, pietra di mazzaro nei bagni.
L’arredamento è una piacevole contaminazione
di antico e contemporaneo, quel tanto per dare confort, ma nello stesso tempo
avere una caratterizzazione. Un luogo cosy
in cui sentirsi come a casa
propria. Il giardino è stato progettato da Paolo Peyrone che lo ha ripopolato
con la vegetazione originale della zona. Ha anche creato un vigneto che a settembre incomincerà
a dare il suo vino e un orto biologico di 500 metri quadri, affidato alle cure
del giovane e brillante chef Arcangelo Gioia “Posso valorizzare il mio hobby e
coltivare antichi sapori.” E last but
not least la perla, una spa di 1000 metri quadri che punta sul Well aging “soluzione pluridisciplinare per prevenire e rallentare
i processi di invecchiamento”, diretta dalla dottoressa Heidi Pagani Wolf.
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