sabato 25 novembre 2023

COLTO, INTELLIGENTE, ANZI COMICO

Ormai il teatro ha mille forme, o meglio mille linguaggi. A parte i canonici ora centenari, è entrata sul palcoscenico una grande varietà di sfumature. Dalle parole al mimo, dagli effetti speciali alla musica, dall’intervento dei video all' interazione con il pubblico, alla rivisitazione di classici. Nel drammatico come nel comico. Anzi nel comico le formule sono forse le più numerose. Affabu(r)lazione fino a domani al Teatro della Cooperativa di Milano,  per la serie comica del cartellone, è una di queste. Interpretato da Alessandro Ciacci e scritto da lui in collaborazione con Carlo Turati è un monologo in uno stile particolare e inedito. Ciacci, riminese (classe 1989) vincitore del Premio Alberto Sordi 2022, definito dal Corriere della Romagna il più intellettuale dei comici e il più comico degli intellettuali, risponde perfettamente alla definizione.

Mai forti polemiche, pochissimo protagonismo, abbondante autoironia e la capacità, solo sul palcoscenico occhieggiando ogni tanto a un leggio, di far rivivere le scene raccontate, con mille digressioni e parentesi. Tra i temi dominanti quello della fidanzata  che vuole un bambino e le sue motivazioni per farle cambiare idea. Con piccoli spunti realistici, ma tutto giocato su un umorismo fluido e spesso irresistibile. Come preannuncia peraltro il titolo, il modo di esprimersi è colto ma mai supponente, presuppone una perfetta conoscenza della lingua italiana, della letteratura e uno stile elegante che si ritrova anche nell’aspetto fisico di Ciacci, alto, slanciato, bel viso, in scena sempre in completo e camicia, spesso anche con cravatta. Lo spettacolo prosegue veloce, senza interruzioni, sempre frizzante, con moltissimo materiale che avrebbe potuto reggere e venire più valorizzato, forse, addirittura in due spettacoli.


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