mercoledì 18 ottobre 2023

DOVE ANDAVA MANZONI?

Siamo in un momento in cui la globalizzazione commerciale è sempre più invasiva. Soprattutto per quel che riguarda la moda, gli stessi monomarca sono in Via Camerelle a Capri, in Via Montenapoleone  a Milano, in Madison Avenue a New York. Il concetto di boutique è sparito o ha delle connotazioni molto particolari. Fa quindi piacere dare visibilità a quel che rimane delle botteghe storiche. Da anni per Milano se ne occupano Elisabetta Invernici e Alberto Oliva. Con la pubblicazione di libri, l’ampliamento della zona da considerare ed eventi vari. Sempre con molto seguito.




In ottobre per i 150 anni della morte di Alessandro Manzoni hanno progettato i tour manzoniani nei luoghi cari allo scrittore, dai palazzi storici dove risiedeva o dove aveva amici, ai giardini e alle vie dove amava passeggiare, alle botteghe, appunto. Nel primo Quattro passi con Manzoni si sono toccati vari luoghi tra cui la Galleria Bolzani con la mostra di Gigi Pedroli sui luoghi manzoniani. Il mercoledì dopo è stata la volta di Manzoni e i salotti milanesi. Con un tour che partendo, come il precedente, da Piazza dei Mercanti a fianco del Duomo, attraversa le vie del centro storico con i palazzi delle grandi famiglie che Manzoni frequentava. Tutti con facciate sobrie e rigorose e meravigliosi cortili e giardini nascosti, collegati tra loro, dove si ritrovavano i signori milanesi nella bella stagione. Di qualcuno c’è la targa di chi lo abitava, di qualcuno ci sono piccoli aneddoti da raccontare. Due le botteghe con una storia molta diversa tra loro. L’Erbolario di Via dell’Orso, azienda famigliare nata 45 anni fa e nota in tutto il mondo per i raffinati profumi e le creme tutte rigorosamente naturali. Non c’era ai tempi di Manzoni, ma i profumi pare fossero una sua passione. Il tour si conclude alla bottega Cilento 1780, un lussuoso negozio di abbigliamento maschile aperto un anno fa da Cilento, storica sartoria napoletana nata nel 1780. Ovviamente Manzoni non l’ha frequentata, ma soprattutto la sua seconda moglie Teresa Stampa, un po’ cagionevole di salute, andava spesso in quei locali che per quasi due secoli sono stati prima la Spezieria Brera poi l’Antica Farmacia Brera. Ugo Cilento, ottava generazione dell’eccellenza sartoriale, con un culto per le tradizioni, ha voluto mantenere intatti gli elementi storici. E il negozio è davvero da visitare (foto in basso). 


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