domenica 20 giugno 2021

TENDENZE VIDEO

Siamo al terzo giorno della Fashion Week maschile. Solo due le sfilate fisiche, Dolce & Gabbana, ieri, in un trionfo di luci e scintillii ed Etro, oggi, sulle rotaie dismesse dello Scalo Farini. La prossima domani, Giorgio Armani, con replica. Eccetto qualche presentazione per appuntamento, tutto è online. Ci sono i video che riprendono la sfilata su passerelle caratterizzate.  Fendi sceglie il palazzo della Civiltà Italiana all’Eur dove ha il suo quartier generale. Tod’s la Cantina Petra di Suvereto con l’incredibile scalone, progetto Mario Botta. 


Zegna, per i suoi abiti prodigio di lavorazione e materiali, opta per contesti molto urbani a Milano e altrove. Altri video invece sono dei corti, a volte con una storia accennata. Come alle sfilate si fanno confronti e si cercano le tendenze, ora si è portati a individuare tipologie di video comuni. La natura, il verde, e in seconda istanza il mare, sono banalmente le situazioni preferite.  Come il correre e la joie de vivre che raggiunge inevitabilmente momenti stucchevoli. Raccontano uno stile di vita, che ci si augura dopo il lockdown, ma insistono anche  sulla  praticità e il confort dei capi, tendenza ricorrente. Così le camice madras, le giacche a vento, i gilé pluritascati, i bermuda stampati di Mans al suo debutto a Milano. Pantaloni da tuta con coulisse in vita, bermuda, giacche leggere e sfoderate sono nella collezione di Serdar, chiamata Gymnasium,  come l’opera del fotografo americano Luke Smalley sui giovani atleti, a cui si ispira il video (foto in basso). Tessuti da kimono e jacquard, stampati a colori forti o bianco e nero, camicioni e giacche con cappuccio, il giapponese Shikama Hideaki, direttore creativo di Children of the discordance alla sua terza stagione a Milano, mette insieme cultura hip hop  e  skateboard con la tradizione nipponica e ambienta il tutto a Tokyo in una singolare location, forse una cava.  


Atmosfera da Fuga da New York trent’anni dopo dal danese Hans Kjobenhavn. Ma al posto di Jena Plissken-Kurt Russel c’è un modello con giacche dalle spalle gigantesche e giochi di intrecci e intarsi, pantaloni con paillettes, collane, borse dai manici-scultura in ceramica (al centro). Escono dall’acqua con stampati multicolori i ragazzi di MSGM.  Da un tunnel rosso  arrivano su una spiaggia quelli di Prada con cappellino con tasca, su cui tengono appoggiati gli occhiali. Potrebbe essere un risveglio con vestizione quotidiana il corto di 424, realizzato da Diego Andrade, fratello minore del fondatore e direttore creativo del marchio Guillermo, nato in Guatemala ma basato a Los Angeles (in alto). Pochi pezzi basici, di gusto americano, ma di qualità e prodotti in Italia, dove il brand è venduto nei più interessanti multimarche. 

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