lunedì 19 ottobre 2020

SPLENDIDI OTTANTENNI




Chi si ricorda la coccoina? Quel barattolino di metallo con dentro un piccolo scomparto per un minuscolo pennello e una crema bianca dal profumo di mandorle… O di qualcosa di dolce e buono. Era ed è una colla, tra l’altro non tossica ma addirittura commestibile, che continua a essere prodotta, ma pochissimi ora usano. Oppure il gettone telefonico, che non si trovava mai quando serviva. Sono due degli oggetti in uso negli anni ‘80, citati in Ottanta Nostalgia (resto a casa) da Carolina Sandroni, che in quegli anni passava dall’infanzia all’adolescenza. Accanto allo schizzo dell’oggetto una poesia che lo racconta. "Coccoina: E quando tutto/cade a pezzi/sarebbe utile/avere la coccoina/che incolla insieme/i cocci/e rimette a posto/le emozioni". Alle volte la poesia diventa un cruciverba di cui la prima lettera di ogni riga forma il nome dell’oggetto

"Gettone:Grande/Emozione/Telefonare per dirti/Tutto/O anche /Niente/ E sentire la tua voce". Ogni tanto delle pagine Intervallo, con quello che “negli anni ’80 andava così…”: dalle pubblicità martellanti che diventavano veri punti di riferimento ai giochi in scatola nati in quel periodo, dalle letture "poco impegnate" ai film, ai cartoon. Scritto durante la quarantena di marzo e aprile, il libro è “dedicato a chi si è preso cura di noi che siamo rimasti a casa”. Di lettura scorrevole e divertente è filtrato da quell’ironia, mai giudicante né presuntuosa, che caratterizza anche i libri di non poesie dell’autrice, pubblicati con Ilmiolibro.it (Feltrinelli) e Amazon, come questo. In vendita, oltre che on line, in libreria, su ordinazione.

3 commenti:

  1. la coccoina la usavo al mio primo impiego nel giornale degli articoli casalinghi!

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  2. Grande Carolina! Io ero una seguace del Vinavil, ma me la ricordo! acrostico
    Carolina/Onirica/ Concreta/Capace/Ogni volta di/Inventare/Nuove/Affascinanti scritture:
    Soso

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