martedì 23 ottobre 2012

SHOPPING BRATISLAVO


  D1 Outlet City  in rendering
Di questi tempi le uniche due forme di vendita in deciso incremento sono l’web  e l’outlet.  Non è  strano, quindi,  che in un paese in espansione come la Slovacchia, da più di vent’anni distaccata dalla Repubblica Ceca, sia in progettazione un outlet. Sarà il primo del paese e si chiamerà D1 Outlet City. La previsione è di un ‘estensione di 15 ettari di cui 22 mila metri quadrati dedicati alla vendita.  La costruzione è iniziata lo scorso febbraio e  dovrebbe  terminare  a fine marzo. Il luogo prescelto è a 25 chilometri da Bratislava. Il fatto che sia la capitale non è importante. Determinante invece è la sua posizione.  In una delle rare regioni pianeggianti di un  Paese montagnoso e quindi anche l’unica zona industriale. Indicativo il fatto che mentre il reddito mensile in Slovacchia è di 700  euro mensili , nella regione di Bratislava è di 1.116. Con un tasso di disoccupazione del 5,4% contro il  13,2% del resto del Paese.
Ma non è solo sul potere d’acquisto dei circa 650mila abitanti della zona che punta l’IPEC Group, la società che gestisce l’outlet nonché uno dei più grandi “developers” slovacchi.  E’ la vicinanza con  Vienna (circa 90 minuti), Praga, Budapest, e l’essere  a distanza ravvicinatissima da un’autostrada  in cui circolano 90mila veicoli al giorno e a una superstrada con 20mila.
Niente di strabiliante nella costruzione, curata dalla società olandese Stable, con una collaudata esperienza nel settore dei centri commerciali (al suo attivo quattro outlet  fra Olanda e Germania e altri tre in costruzione). Il concetto sarà quello,   “molto praticato”  del villaggio, con aree vivibili, giardini, ristoranti, spazi per i bambini. In vendita moda, arredamento, design, ma anche gelati e prelibatezze varie. Le costruzioni saranno ispirate a quelle dei Carpazi con un mix quindi tra architettura contemporanea e tradizionale. Mentre nel settore moda, in cui ci sarà una grossa rappresentanza di marchi italiani, è prevista una passeggiata coperta sotta una  galleria di vetro riecheggiante la Milano dello shopping.  Quanto alle firme made in Italy presenti, sembra che gli accordi siano già stati fatti. A garantirlo anche  Il Cav. Mario Boselli presidente dalla Camera Nazionale della Moda italiana, che per anni è stato  nella Camera di Commercio Italo-Slovacca. I nomi però non si fanno ancora. Un po’, dicono, per non togliere la sorpresa, un po’, e sembra più plausibile, per non condizionare le possibili nuove adesioni. 

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