Non occorre essere femministe scatenate per gioire di una mostra come quella per celebrare i 50 anni di carriera di Marina Abramovic alla Royal Academy di Londra, dove in 255 anni nessuna donna si era mai esibita in una personale. Ma non solo, la rassegna, inaugurata il 23 settembre che si concluderà al 1° gennaio, avrà un suo seguito che valorizza il talento femminile. “Voglio organizzare un Women’s Tea Party alla Royal Academy, un evento privato solo per donne. Voglio invitare giovani artiste, scrittrici, scienziate, donne di tutti i campi, attrici. Voglio investire la mia energia, dare loro il mio lavoro e la mia vita attraverso la mostra e poi prendere insieme il té… Abbiamo subito trovato uno sponsor, sembra che gli inglesi adorino davvero il té” ha detto la madrina delle performance impossibilitata a recarsi a Londra per gravi problemi di salute. Il tea party da Londra si sposterà in altre città, fino al 2026. Le tappe di Amsterdam, Zurigo, Israele e Vienna sono già in calendario.
Last but not least le fotografie che, oltre a video, oggetti, installazioni, raccontano la straordinaria creatività dell’artista e fanno parte del catalogo, sono state scattate da una donna, la fotografa italiana Giovanna Dal Magro (nella foto al centro con l'artista). Forse la prima a seguirla nelle sue più famose e discusse performance. Tra le più note Imponderabilia del 1997 alla Galleria Comunale d’Arte Moderna di Bologna dove l’artista e il suo compagno, il tedesco Ulay, sono in piedi, nudi uno di fronte all’altro all’ingresso della Galleria, obbligando il pubblico a sfiorare i loro corpi e soprattutto a fare una scelta se dare le spalle all’uomo o alla donna (foto in alto da catalogo). Il tema è l’obbligo di una scelta che provoca disagio, a cui si arriva con elementi imponderabili, da cui il titolo. O ancora Rhythm O alla Galleria Studio Morra di Napoli del 1974 dove l’artista è nuda con davanti un tavolo su cui sono posati 72 oggetti, che il pubblico può usare anche contro di lei. Tema: la paura, il dolore, il controllo(foto in basso da catalogo).
Grazie per questo articolo molto interessante!
RispondiEliminaDa Giulia, una femminista, a volte scatenata.