Forse non sarà come trovarcisi di fronte, ma questa mostra virtuale 3D è interessante perché permette di scegliere come guardare le opere. Ci si può avvicinare molto, scorrerle veloci o concentrarsi su quella che si vuole studiare nei dettagli e contemplarla per lungo tempo senza condizionamenti esterni. Per certi versi il soggetto della mostra è in linea con questa modalità e non solo perché tratta dei cambiamenti di vita che stiamo affrontando in pandemia.
S’intitola Laura Zeni. Sguardi celati ed è visibile dal 23 marzo al 31 maggio sulla piattaforma kunstmatrix.com. Al centro della scena collages su tela con volti di uomini e donne, nascosti da elementi vari e per la maggior parte improbabili. Dai più banali come strisce di carta su occhi e bocca o lo strappo di giornale fino ai mattoni rossi di un frammento di muro, un’inferriata aperta sul nulla o uno scorcio di palazzo con finestra. Secondo l’artista quei pezzi di mondo applicati sul viso devono farci riflettere su una nostra visione della vita che non riesce più a essere chiara e nello stesso tempo sono una maschera dietro cui nascondiamo la personalità. Ma è anche un’esortazione a reagire, a ritrovare se stessi e affrontare la vita con più energia. “Zeni con le sue opere sembra urlarci la chiave di volta per reagire, riprendendo contatti con noi stessi e trovando in noi tutto ciò che abbiamo dimenticato o mai conosciuto, e dando finalmente spazio vitale a nuove esperienze interiori e nuove emozioni” scrive la curatrice Serena Mormino. E il fatto che questa mostra sia virtuale aiuta a raggiungere l’obiettivo. Perché, dopo un primo impatto sicuramente forte e spiazzante, possiamo, in successivi momenti, tornare a rivedere quegli sguardi celati con la chiave giusta per interpretarli.
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