sabato 26 settembre 2020

TUTTO IN RETE

Non è semplice individuare le tendenze moda nelle collezioni presentate in digitale. La scenografia spesso simile, con prati, boschi, giardini, natura, sbilancia. La coreografia con ragazzi e ragazze che saltano, ballano, si abbracciano, in un’idea naive di spensieratezza fa rimpiangere gli asettici modelli dall’aria  imbronciata delle sfilate tradizionali. Nei video non ci sono storie, a meno che si considerino tali quella di Philippe Plein dove ragazze  in abiti maculati, of course, arrivano al mare su un elicottero e  salgono su ogni tipo di veicolo galleggiante, dalla barca di 50 metri all’offshore, alla moto d’acqua, purché con motore rombante, nello stile del brand. Sono in una villa  le ragazze di Sabato Russo, non saltano, ma si abbracciano, camminano per la casa e il giardino con lunghi abiti preferibilmente neri. Una villa e un parco anche per presentare la collezione di Emilio Pucci disegnata da Turno Koizumi che recupera il gusto dei colori pastello del grande maestro. Per le stampe degli abiti con una sola spallina, per le  camicie portate  come giacche, per i pantaloni. Sono più statiche le modelle nel video di Gabriele Colangelo. La natura è rappresentata solo da spighe di grano. Molti i close up sulla giacca avvitata del tailleur, sulla profilatura in cordoncino dell’abito, sulla gonna in rete, presenza ricorrente in questa stagione.  Annakiki, brand cinese, s’ispira al film Contact. Le modelle e qualche modello camminano su un tappeto volante metallico circondati da un anello come Saturno. Gli stampati di giacche e pantaloni raccontano il cielo, gli abiti hanno maniche a palloncino e grandi ruches. Per il cinese Ricostru il futuro è già qui. Nel progetto Future Living fonde tre stili, l’orientale nei dettagli e nelle decorazioni, in omaggio alle tradizioni, il Retrò nel gusto per la seducente lingerie da esterno e il futurismo nella ricerca di materiali sostenibili. Scenario diverso per il video di Cividini che propone la sfilata classica, con tanto di saluto finale degli stilisti, in un enorme loft dai muri fatiscenti (foto in basso). Completa la collezione: piccoli trench dalla vestibilità donante, gonne al polpaccio, giacche fluide. Molte le borse, nuovo elemento la cravatta. Andrea Pompilio ambienta il suo video Signorina in un tunnel, forse un rifugio del tempo di  guerra, con qualche cenno di storia d’amore. Moschino sorprende as usual e improvvisa una sfilata dove pubblico e modelle sono marionette in un atélier di sartoria anni Cinquanta. Le marionette camminano con passo traballante e senza espressione tra altre, sedute, tra cui una ha il volto e la silhouette di Anna Wintour, direttore di Vogue America, per tutti il diavolo che veste Prada. Indossano abiti importanti rosa, verdi, corti e lunghi e anche con strascico per la sposa. Sono una riproduzione in scala perfetta dei veri (foto in alto).  Laura Biagiotti trasmette in video la scenografica sfilata nella piazza del Campidoglio a Roma, di qualche giorno fa, con le modelle che scendono dalle scale restaurate con i profumi della maison

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