E’ una passeggiata di due chilometri e mezzo, ma per la ripidezza, con passo normale, ci vuole più di un’ora a percorrerla. E al ritorno anche di più, dato il terreno impervio. Eppure la scalata del Monte della Croce, la collina di 518 metri che sovrasta i paesi di Bogliasco, Pieve, Sori, nella Riviera Ligure di Levante, rappresenta la perfetta passeggiata in montagna, "l’idea platonica" di salita-escursione. Si parte dal livello del mare e la vista del Golfo Paradiso, e non solo, affianca il camminatore fino alla cima, nonostante i vari e continui cambiamenti di vegetazione, i tipi di terreno e quindi gli scorci. Dagli ulivi ai pini marittimi, dagli aranci ai castagni. Dai muretti a secco alle sassaie, fino ai piccoli prati, che sembrano falciati da un diligente giardiniere, ovviamente british.
Non esiste stagione migliore per percorrerla, ma solo giornate più o meno adatte. In qualsiasi mese dell’anno. Da un certo punto in poi croci metalliche indicano le quattordici stazioni della Via Crucis. Ad annunciare la sommità vicina, i piccoli chioschi del Sentiero dei Misteri, ognuno con un pannello che indica lo sviluppo del percorso. Sulla sommità del monte c’è uno spiazzo con una chiesetta, datata intorno al 1600, un microscopico rifugio e qualche tavolo con sedie in legno per picnic. Nessun bar, né distributore di bevande. Più sotto anche un barbecue. E naturalmente la vista, davvero a 360 gradi. Da Capo Mele, oltre al porto di Genova, al Monte di Portofino e a parte del golfo Tigullio e poi la Corsica, le Alpi Marittime e, nei giorni più limpidi se forniti di un binocolo o di un cannocchiale, anche l’Arcipelago Toscano. Durante la salita s’incontrano poche persone, ma lo spiazzo intorno alla chiesetta con il bel tempo è sempre affollato: chi mangia, chi beve, chi fotografa, cani, bambini. La prima impressione è di profonda delusione. Ma basta fare quattro passi ed ecco un prato con vista sublime dove distendersi nella completa pace. Nessun rumore o solo qualche parola lontana. I bambini giocano ma non gridano, le mamme non li chiamano o li rimproverano continuamente. Gli adulti mangiano, ma non buttano niente per terra, nessuno schiamazza. Anche i cani sono educati e, al guinzaglio o liberi, camminano vicino ai loro padroni. Al Monte della Croce la movida, con cui spesso si identifica il vociare maleducato, non esiste. Chissà se per la meraviglia intorno, o per il sapore della conquista. Quella vera.
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