sabato 12 novembre 2022

RAGIONE E SENTIMENTO

Leggendo un romanzo autobiografico o scritto in prima persona, escludendo ovviamente quelli molto di azione, thriller, horror e fantascienza, può capitare di pensare che tutte le vite potrebbero  essere al centro di una storia.


Troppa nebbia nel cuore di Tiziano Marelli (Cooper Edizioni) è uno di questi. E lo è particolarmente, perché coinvolge e prende più di molti fantasy anche ben congegnati. Certo nella vita dell’autore, giornalista milanese con un lungo curriculum tra radio e giornali, c’è una figura paterna con aspetti oscuri scoperti tardi, un fratello mai conosciuto, che quasi alla fine compare, ma potrebbe non essere lui. C’è l’incontro con un’amica segreta di questo padre assente. Sono dei colpi di scena ben descritti, che catturano. Ma non è questo che rende la lettura  coinvolgente. E neanche il tipo di scrittura coerente o le descrizioni così precise e puntuali da riuscire a immaginarsele. Sono i sentimenti, le considerazioni, i pensieri, le emozioni. Insomma quella nebbia nel cuore, che non è solo un titolo, che emerge di continuo, capace di tenere in sospeso, quasi di irretire. Perfino l'innamoramento per l'attuale moglie, anche se appena accennato e tratteggiato nel quotidiano con un filo d’ironia, riesce a farti entrare nella storia,  come un persuasivo romanzo d’amore. Colpisce la profondità dei sentimenti e la capacità di esprimerli unita a un giusto realismo. Ed è forse per questo che le poche pagine in cui si parla di un contatto con una sensitiva, per chi non è un fan dell’esoterismo, risultano non sempre comprensibili, quasi un po’ stonate. Accattivante e in armonia, ma non retorica, la foto in bianco e nero dei Navigli milanesi con la nebbia in copertina. Un libro da leggere.


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