sabato 30 marzo 2019

SYRIA: CANTO E INCANTO


 
All’inizio non si avverte, ma nel giro di un quarto d’ora ci si rende conto di una presenza scenica incredibile. E quello che è più singolare in Perché non canti più, recital per Gabriella Ferri di Syria e Pino Strabioli, non si è spinti a fare dei confronti. Eppure lei, Syria, al secolo Cecilia Cipressi, canta le sue canzoni, ne ricalca le interpretazioni, assume il piglio, i movimenti, l’intonazione, quel certo romanesco. Legge il suo diario, in prima persona, eppure rimane sempre lei, Syria. E non è solo per l’aspetto così diverso, i lunghi capelli neri e il fisico minuto,da cui pare impossibile esca quella voce. Sul palcoscenico, che divide con gli ottimi chitarristi  Davide Ferrario e Massimo Germini, solo il vecchio baule rosso dell’attore da cui, di volta in volta, estrae i costumi di scena  che indossa su un abito bianco, simile alle vecchie sottovesti primi ‘900. Sono giacche militari con marsina, redingote a righe con spalline  e inserti dorati  e  un grande cuore sul retro. Per ognuno c’è una canzone diversa. Ogni tanto intermezzi  con lettura di diario o  piccoli aneddoti, che raccontano l’incontro con Anna Magnani o con Pierpaolo Pasolini o il primo amore.  E che diventano il motivo per intonare la canzone che segue. Il coinvolgimento del pubblico è totale. Syria scende spesso in platea, per la Pansé addirittura passa tra le file, si butta addosso e abbraccia qualche signora del pubblico. E poi incita a battere le mani, a cantare con lei. E curiosamente la maggior parte risponde, non solo quelli, e sono tanti, che conoscono a memoria il repertorio. A un certo punto dal pubblico si alza una voce di bambino “Brava Mamma”. E lei s’ interrompe e saluta Romeo, anzi Romé, suo figlio. Spontanea, simpatica, divertente. E’ sul palco, è una grande interprete, ma sembra di conoscerla da tempo, che sia un’amica, si ha voglia di cantare con lei.  
Lo spettacolo, al Teatro Menotti di Milano  il 29 e 30 marzo, è il primo appuntamento della rassegna di narrazione e contaminazione Talkin’Menotti. Prosegue con i grandi autori napoletani di Mariangela D’Abbraccio dal 2 al 7 aprile e l’Opera buffa e il Flauto magico di Elio dal 9 al 14.

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