giovedì 20 febbraio 2014

VIRTUOSISMI NON VIRTUALI


 Giuliana Teso
 Zagliani
Il consumatore ultimo  è in grado di apprezzare l’artigianalità che c’è dietro a un capo? Si spera di sì’, considerate le lavorazioni di altissimo livello che caratterizzano molte collezioni di queste sfilate milanesi. Andrea Incontri ha proposto  un “sartoriale esasperato” dove “esasperato” non è una connotazione negativa. Notevoli gli abiti e i cappotti con tasche sovrapposte che ricordano i famosi cassetti di Dalì. Sull’abito grigio inserti trasparenti danno luce e femminilità. Interessante il gioco di righe nelle gonne plissettate, dove il bicolore si avverte con il movimento. Il plissé soleil è uno degli elementi forti anche di Krizia che festeggia i  sessant’anni di attività. E in passerella manda i pezziforti della sua storia, ma senza ridicoli recuperi nostalgici. Marco Bologna è il marchio creato dai due giovani stilisti Marco Giugliano e Niccolò Bologna. Mettendo insieme esperienze in maison eccellenti, ma di tendenze opposte, riescono a proporre una collezione  couture ma fresca e non scontata, dove gli spunti vengono dalle stampe giapponesi come dalla cultura pop dei fumetti manga. Parola ricerca in primo piano anche da Fisico, guru del bikini, che punta sul più antifreddo dei capi, il piumino. Eccolo in lana garzata effetto pizzo  o in nylon completamente reversibile tinta unita da una parte, con stampe degradé dall’altra. Tagli a effetto da Costume National che vuole “rompere le barriere tra moda e antimoda, costruito e decostruito, maschile e femminile”. E ha chiesto all’artista olandese Bastiaan Arler di presentare in Triennale, nella sala attigua a quella della sfilata, la sua installazione  “Order and Chaos”  che esprime proprio la dualità e la contrapposizione. Giuliana Teso arriva davvero al virtuosismo nelle sue pellicce. Zibellini, visoni, volpi, cincillà, breitschwanz sono rasate, mescolate fra loro, colorate, intarsiate, intersecate. Fino a pezzi unici, ispirati alla pittura di Kandinsky, con cerchi, cubi, carré, mezzelune.  Ovviamente anche l’accessorio diventa palestra di virtuosismi artigianali. E’ il caso  di Zagliani che  rende “nabuccato” il coccodrillo,  mette insieme la lucertola con il visone, metallizza lo struzzo. E si scatena con effetti speciali soprattutto per la sera. Ecco il secchiello di visone e coccodrillo, la clutch in visone e coccodrillo bicolore, la minishopper reversibile in lucertola o coccodrillo con tracolla in pelle o con catena.     

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