lunedì 23 settembre 2013

THE END


 

 Frankie Morello
Che connessione può avere un completo di seta con ricami d’oro   e un tubino di cotone stampato in colori soft? Nessuno, apparentemente. Invece entrambi raccontano il filo conduttore di questa settimana della moda, conclusasi oggi. Cosa si è visto di nuovo? Tutto e niente.  Niente perché non si può più inventare niente nella moda e tutte le stravaganze  “provate” in questi anni non hanno avuto buon seguito.  E invece tutto, nel senso  che  la vera protagonista è stata la tendenza di risalire alle tradizioni. Confermando l’immagine d’origine, ovviamente rinnovata, e puntando  sulla qualità, traducibile in buona ricerca di materiali e artigianalità. Frankie Morello, brand giovane, sia come età che come pubblico a cui si rivolge,  ha proposto una ragazza fresca, con  dei pezzi che si vedono nella strada e piacciono, con ottimi tagli e dettagli e stampe particolari. Questi ultimi due elementi sono ispirati ai gioielli  di Fulco di Verdura, il nobile siciliano adorato da Marta Marzotto. Da Mantù, marchio  mantovano di tradizione, il nuovo designer tedesco  Dzemal Mahmutovic prende spunti da elementi architettonici della città lombarda per decorare i suoi abiti dai volumi ricercati. Giulia Marani per Marani.G, come il padre Angelo, si ispira all’Africa e  punta sui materiali e le lavorazioni sofisticate, come la termosaldatura di maglia  e tessuto nell’abito fra il geometrico e l’animalier. Da Genny la nuova stilista insiste su quell’immagine di signora chic e iperseduttiva  delle origini della maison. Profusione quindi di chiffon e sete con  spruzzate d’oro per la sera e grande uso di pelle morbidissima per il giorno.
Jenny
Sovrapposizioni asimmetriche, pannelli che movimentano il classico  pantalone con pinces, spacchi decisi ma di garbata seduzione,  alte cinture come obi: da Ferré i due stilisti sono sempre più in linea con i presupposti creativi del grande maestro scomparso. Arancio in diverse sfumature e bianco sono i colori dominanti nella ineffabile collezione  di Mila Schon. Il giovane Cristiano Burani, decisamente maturato, propone una donna più reale.  Molto tulle e una strizzata d’occhio allo stile lingerie.  Sono due i New Upcoming Designers  della sfilata collettiva,  realizzata da Camera della Moda con il supporto e la collaborazione della Camera di Commercio. Francesca Liberatore lavora sul pizzo e i trafori e fa uscire le modelle con dei cappelli fra Tè nel deserto e Ascot. Mauro Gasperi, invece, si distingue per i tagli decisi, le linee pulite, evidenziate ed esaltate da  profili e inserti. 


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