Si chiama Lino, non se ne conosce il cognome. Non alto, anzi decisamente basso ma con un fisico atletico. Bruno, brizzolato, emana un fascino di cui è visibilmente conscio. Sempre elegantissimo, specie in inverno quando indossa morbidi pullover e trench in tweed di marca inglese che alterna a piumoni in colori insoliti, per le occasioni informali.
Si accompagna a Ifa, una bella irlandese, alta e molto chic, con qualche anno più di lui, tanto che i maligni insinuano che lui sia il suo toy boy o addirittura il suo badante. C’è chi dice che sia stata una modella, chi un’atleta con un passato olimpionico. Lino non parla mai di sé, né di quello che fa, non partecipa alle conversazioni di gruppo, ma è sempre attento a ciò che succede intorno. Qualcuno, dato l’alto tenore di vita e certi atteggiamenti da boss non sufficientemente nascosti, propende per una sua appartenenza alla mafia messicana. Una tesi avvalorata dal fatto che da qualche tempo, oltre la spagnola, lo accompagna una biondina graziosa di nome Marilyn. La presenta come sua figlia, ma tranne la bassa statura non ha niente in comune con lei. Per questo si pensa che gestisca un giro di alto livello di escort minorenni. Confermato, in parte, dal fatto che frequenta ambienti di giovanissime, anche di buona famiglia, sensibili ai suoi modi da seduttore e quindi facili prede da coinvolgere. A differenza dei suoi simili, nell’area cani non gioca mai con la pallina, ma da vero macho è sempre pronto a intervenire in caso di rissa per difendere “le sue femmine”, chihuahua e non.


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