martedì 8 aprile 2025

DESIGN AL VIA

Il Salone del mobile si è aperto oggi a Milano. Ma il Fuorisalone è partito già da qualche giorno, giocando con la concomitanza e la fine di Miart e Art Week. Sempre più distribuito, con sempre più nuovi “centri focali”, sempre più installazioni coinvolgenti e aperte a tutti. Non dà tregua, chi c’è c’è. Difficile farsi un piano, inevitabile trascurare o saltare qualcosa. L’ubiquità, che in qualcuno esiste, qui perde valore. In qualsiasi presentazione, dalla più piccola alla più grande e variegata, c’è un qualcosa di forte impatto per attrarre, che invita, anzi pretende attenzione. Perché dietro c’è sempre un pensiero, una riflessione. Più o meno nascosta. Più o meno spiegata. Più o meno comprensibile.





MoscaPartners, nel suo continuo impegno a individuare e promuovere  nuovi talenti e nuovi linguaggi, per la mostra Variations, sceglie di tornare a Palazzo Litta in Corso Magenta. Ventiquattro gli espositori da dodici Paesi diversi. Filo conduttore Migrations, cioè l’incontro di culture diverse attraverso il design. Come subito racconta l’installazione dell’architetto coreano Byoung Soo Choo nel cortile d’ingresso con una distesa di terra rossa, su cui camminare scalzi, a cui fanno da cornice, sotto il porticato, espressioni di filosofie orientali e occidentali (in alto). Attraverso l’imponente scalone con tappeto "parlante" si arriva al primo piano dove le differenze emergono forti, così come la creatività. Tutto è interessante e tutto richiede tempo e contemplazione. A metà della scala il giardino-parete di Verde verticale and de Luca Farms, una possibilità per un futuro sostenibile. Vengono da Vancouver gli oggetti e i mobili di Marrimor e l’ispirazione sono le pozzanghere della città. "Let it rain", ironizza lo slogan. Nella sala degli Specchi una gabbia di tessuto e materiali metallici riciclati avvolge il grande lampadario di cristallo. E’ un progetto di Luc Druez consulente di ricerca tessile e direttore artistico di tessuti per LCD Textile Edition, che ha collaborato per le più importanti case di moda (al centro). Non è un’installazione ma una proposta di ombrellone più funzionale quella dell’industrial designer Giulio Iacchetti, che prevede un sostegno laterale (in basso).“Noi saremo luce” vuole dire Alessandra Pasqua con la sua composizione dalle sculture colorate che emette suoni e luci (al centro). Il percorso della mostra è accessibile a persone non vedenti e ipovedenti, grazie al progetto di Adrenalina e Debonademeo.



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