sabato 12 ottobre 2024

MEDEA, CHI E' ?



Quando si dice tragedia greca. Può arrivare alla massima espressione dei sentimenti, delle passioni, sia positive che negative. Non è semplice portarla in scena ora. Difficile gestire quegli eccessi senza cadere nel grottesco. Eppure è un “esercizio” che si continua a tentare. Perché nelle azioni commesse dai personaggi della tragedia c’è dietro un racconto di sentimenti e di passioni così profondo, che messo ben in evidenza può veramente diventare qualcosa di assoluto. E perdere quindi la classificazione di superato e fuori tempo. Questo è avvenuto  per Medea di Euripide, al Teatro Menotti Filippo Perego di Milano, fino al 20 ottobre. 

Con la regia di Enzo Russo e la magistrale interpretazione di Romina Mondello nel ruolo di Medea (nella foto), per cui nel 2020 ha ottenuto il Premio Enriquez come Miglior Attrice. Ottima la recitazione anche dei personaggi a contorno, da Giasone alla nutrice, che accompagnano la cantante creando un coro fatto di suoni ma anche di gesti, battimani, studiati per fare entrare in un’atmosfera soffocante di trame, malintesi, false speranze, intrighi, fino alla spietata uccisione da parte di Medea dei suoi figli. Sul palcoscenico pochi elementi senza precisi connotati: forse una barca, dei bauli. Che aiutano a descrivere un mondo senza tempo, dove niente è sicuro e le certezze non esistono, e soprattutto non esiste un’unica verità. E’ un mostro Medea che, per castigare l’ex marito fragile e ingenuo, gli avvelena con l’inganno la futura moglie e uccide i figli avuti con lui?  O è una donna tradita e non tenuta in considerazione dal marito, ingrato, a cui gli ha fatto avere il prezioso Vello d’oro, che non vuole abbandonare i figli in mano a un uomo ambizioso e crudele? Una storia che potrebbe non essere così lontana da fatti di cronaca nera.

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