lunedì 26 febbraio 2024

LA MODA E' BUONA

Sono in molti a esserne convinti. La moda non è più così "frivola". E non solo per il PIL del Paese. Ora più che mai cerca, in modo diretto e indiretto, di affrontare i non pochi problemi della convivenza nel mondo e il futuro del pianeta. E la convinzione che possa fare molto esiste. Camera Nazionale della Moda Italiana si sta occupando, oltre che di sostenibilità, anche di inclusione e diversità.  Grande segnale quello di indire una conferenza sull’argomento il primo giorno a Palazzo Giureconsulti, tornato suo hub.  






Qui si è reso noto il protocollo di intesa  per “promuovere la parità di trattamento”, “sensibilizzare e stimolare  chi opera nel settore per favorire l’integrazione, l’inclusione e la valorizzazione delle differenze”. A siglarlo l’Ufficio Nazionale Antidiscriminazioni Razziali della Presidenza del Consiglio dei Ministri (UNAR) rappresentato al tavolo dei relatori dal direttore generale Mattia Peradotto, l’ African Fashion Gate (AFG) con il fondatore Nicola Paparusso e Camera della Moda con il presidente Carlo Capasa. Al tavolo anche Alessia Cappello, Assessora Sviluppo Economico e Politiche del Lavoro del Comune di Milano,  che ha ribadito come la moda abbia il potere di trasformare gli intenti in atti concreti. E Tamu McPherson  Ambassador di CNMI che ha vissuto da vicino il razzismo e sa come può paralizzare il settore. Espressione delle intenzioni e primo risultato le presentazioni nell’Hub  delle collezioni di diversi marchi provenienti da tutto il mondo, oltre a quelle di brand emergenti.  Straniere il 40% delle 300 aziende presenti al White, tenutosi come sempre in via Tortona dal 22 al 25 febbraio. Tema e filo conduttore della manifestazione un’attenzione più forte alla donna,  vera protagonista della moda. Come ribadisce il titolo Women Magic creatures. Svariate le proposte. Nelle Secret Rooms, le cinque stanze nascoste con i nuovi talenti,  Alberto Ciaschini con, per la seconda volta, décolleté e sandali dal tacco a forma di sigaretta ma spenta, non intera come nella scorsa edizione. Il designer cinese Yangkehan reinterpreta i costumi della tradizione. Miao Ran, designer cinese e produzione made in Italy, con tutto genderless.  La 24enne  Samanta Virginio con il suo pop femminile. Vari nuovi marchi dalla Spagna  come Flabelus con le  espadrillas riviste in velluto, lino e altri tessuti e una soletta speciale. Surkana con la collezione disegnata a Barcellona, ma prodotta in tutto il mondo secondo le eccellenze di lavorazione.  Tra i fedelissimi La Milanesa, con le borse  dai nomi delle vittime di femminicidio del 2023 . Tra le  novità la grande shopper con elementi in rilievo e quella con frange in neoprene (foto in alto). Da J’Essentia, l’artista Francesca Jennnifer Puzzo, fondatrice e direttrice creativa del brand, prende spunto dai suoi quadri per le borse (foto in basso). In tessuto plissé soleil le divertenti shopper di Multitudes. Dettagli interessanti come plissettature nel tessuto e fili che fuoriescono nella maglieria, il tutto con sapienti accostamenti di colori da Cettina Bucca (foto al centro). Pezzi d’arte più che accessori, scarpe in particolare e qualche capo d’abbigliamento, da Yume Yume, brand di Amsterdam che guarda al Giappone.


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