mercoledì 5 giugno 2019

TRA LE GIOIE DELLA VITA


Innovazione, sperimentazione e made in Italy, una triade diventata  slogan che si sente ormai da molte parti. Ma non è vuota di significato, racconta una progettualità che si sta rivelando risolutiva nella moda. Per il nuovo Homi Fashion & Jewels, presentato oggi, è la sintesi del suo profilo. La prima edizione sarà a Milano dal 13 al 16  settembre in concomitanza con Mipel e Micam, saloni della pelle e delle calzature, e a ridosso delle sfilate. Per ribadire il legame forte con la moda. Il numero degli espositori, non è ovviamente ancora definito, potrebbe essere intorno ai 600, ma, come ha detto Simona Greco, direttore Manifestazioni Fiera di Milano, il numero non è una priorità. Quello che si vuole è una rappresentanza di tanti prodotti diversi con la comune caratteristica dell’eccellenza. Che non è  quantificabile con il prezzo, ma è frutto del saper fare, di creatività, di capacità di sperimentare tanto da riuscire ad anticipare le tendenze. E questo è il servizio  che il Salone vuol dare al rivenditore. Alle spalle dell’organizzazione c’è un intenso lavoro di ricerca per  individuare aziende e artigiani con qualcosa di innovativo, particolare, attraente. In  Italia, specie in quei distretti dei bijoux come ce ne sono in Toscana e in Puglia, ma anche nel mondo. A brand  importanti e consolidati si affiancano quindi piccole start up e giovani creativi. Sono previste aree speciali con ingressi a invito come Tuttepazzeperibijoux, un nome una garanzia, ideata da Maria Elena Capelli, scopritrice di talenti in questo campo. Qui le proposte si indirizzano a chi vuole  pezzi, anche con varie tipologie di prezzi, ma con il denominatore comune di essere al di fuori dell’omologazione  e con il punto di forza del fatto a mano. Interessanti gli interventi di due autorità in materia, che hanno parlato in modo diverso dell’importanza della memoria nella progettualità del gioiello. Rossella Jardini, direttore creativo, per vari anni da Moschino, ha raccontato la sua passione per i gioielli e la sua vastissima collezione  di bijoux degli anni ‘80 e ‘90. Gentucca Bini, fashion designer e figlia d’arte, ha spiegato la forte relazione del gioiello con la progettualità. Si parte dalla memoria di un oggetto già visto e ci si applica il linguaggio contemporaneo.

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