sabato 16 gennaio 2016

RAIN MAN E ALTRO

 Stella Jean
 Corneliani

La monotonia è una caratteristica delle sfilate maschili. D’altra parte gli effetti technicolor nell’uomo non sono accettabili e  non fanno neanche più notizia. Nel primo giorno di passerelle milanesi c’è stata una certa varietà, non sempre generata da spirito creativo. In prima linea  sono i tessuti frutto di ricerca e di mischie speciali, ma difficilmente si riescono a vedere quando sfilano. Da Corneliani i modelli camminano su un finto pavé  bagnato che continua il pavé con pioggia della strada nello schermo sullo sfondo. I capi hanno i colori dell’autunno, le linee guardano al sartoriale anni ’40. Il grigio domina da Ermenegildo Zegna Couture, ma è movimentato. Con dettagli, piccole stampe non subito riconoscibili, ricami tridimensionali anche luccicanti. Lucio Vanotti è l’ospite di questa stagione del Teatro Armani. E’il trionfo del no gender. Sfilano uomini e donne e diventa un gioco riconoscere gli uni dalle altre.Linee morbide, funzionalità, pochi colori basic, completamente abolite le strutture. Anche da Costume National i modelli hanno spesso i capelli lunghi e si ha difficoltà a distinguere le poche ragazze. Sfilano capi sartoriali in velluto, georgette in lama argento e stampe a pois. Meno nero del solito e la piacevole sorpresa di abiti rosso fuoco e blu elettrico. Nessuna ripetitività da Marni. Interessanti modifiche ai tessuti e ai tagli tradizionali, qualche dettaglio inedito, ma tutto probabile e portabile. Poche le eccezioni. Più portabili del solito i capi di Stella Jean, presentati in una finta casa con tappeti, camino e pezzi d’arredo dall’Ottocento al modernariato. Molto scozzese, lane pesanti, maglieria a righe, cotone spalmato e mantelle di nylon stampato per la pioggia. Nel mondo degli accessori Jimmy Choo strizza l’occhio al militare  e ai rockabilly anni ’80 e inventa la scarpa rivestita di piume e la borsa Twister da usare come zaino e con i manici. La parola glamour torna al suo vero significato per la collezione di Giuseppe Zanotti Design. Lo stilista si ispira ai club della notte metropolitani. Tutto è sopra le righe, dallo scarponcino con canvas e murmasky  allo stivale camouflage, dalle slipper con punte di cristallo alle coloratissime sneaker con zip laterale che diventa un ornamento. 

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