mercoledì 13 marzo 2013

LA MONTAGNA INCANTATA

 Uno dei saloni dell'hotel
 La terrazza con vista

Si chiama Collina d’oro ma, anche se sovrasta Lugano, il nome non ha niente a che vedere con le banche sottostanti. Viene dalla felice esposizione solare, di ben 2500 ore l’anno. Non a caso nel secolo scorso fu scelta per costruirvi un sanatorio. Ed è proprio in questo edificio, abbandonato nel 1965,  che è  nato il Resort Collina d’oro, con un hotel (30 suites e 16 camere) e 43 appartamenti in vendita e in affitto. La ristrutturazione è stata affidata a Ettore Mocchetti, che è riuscito a preservarne le caratteristiche strutturali. “Abbiamo riedificato con lo stesso criterio seguito dai primi costruttori, quindi con logge e loggiati. Allora avevano uno scopo curativo, ora di benessere” spiega l’architetto. E a qualcuno, forse, viene in mente Giovanni Castorp a Davos, nelle pagine di Thomas Mann. “Le logge sono anche una caratteristica delle case locali” continua Mocchetti “Era importante   mantenere il fascino di quel luogo che ha ospitato diversi personaggi, legati soprattutto alla cultura tedesca”. Tra questi Hermann Hesse che abitava  nella vicina Montagnola e qui veniva a scrivere e a dipingere.  Nei saloni e nei corridoi molte foto, rigorosamente in bianco e nero, ricordano alcuni degli illustri ospiti.  Molta attenzione è stata data ai materiali, nel rispetto dell’ecologia. Quercia nei pavimenti, vernici ad acqua e non sintetiche, pietra di mazzaro  nei bagni. L’arredamento  è una piacevole contaminazione di antico e contemporaneo, quel tanto per dare confort, ma nello stesso tempo avere una caratterizzazione. Un luogo cosy  in cui sentirsi come  a casa propria. Il giardino è stato progettato da Paolo Peyrone che lo ha ripopolato con la vegetazione originale della zona. Ha anche  creato un vigneto che a settembre incomincerà a dare il suo vino e un orto biologico di 500 metri quadri, affidato alle cure del giovane e brillante chef Arcangelo Gioia “Posso valorizzare il mio hobby e coltivare antichi sapori.”   E last but not least la perla, una spa di 1000 metri quadri  che punta sul Well aging  “soluzione pluridisciplinare per prevenire e rallentare i processi di invecchiamento”, diretta dalla dottoressa Heidi Pagani Wolf.    

Nessun commento:

Posta un commento