venerdì 2 marzo 2012

FENOMENOLOGIA DI BEAUTIFUL


Beniamino Placido, cultore di Beautiful, l’aveva definita  l’epica omerica trasferita alla telenovela. Ma non è il motivo della dipendenza che crea in persone dal normale  QI. Forse è quel mix di realismo quotidiano e di onirico surreale. Per cui i protagonisti non sanno a chi affidare il bebé o discutono su chi lava i piatti, ma poi partono con jet privati, organizzano matrimoni in pompa magna per il giorno dopo, sopravvivono a disastri aerei o risuscitano. I bambini crescono in modo diverso. Hope di poco maggiore del fratellastro RJ, dopo poche puntate ha problemi di fidanzati e disegna una linea d’abiti, mentre lui parla a malapena. Gli adulti non invecchiano. Con qualche semplice calcolo Eric Forrester dovrebbe avere 104 anni, ed è un seduttore e uno stilista in carriera. Brooke, data l’età dei figli, è sulla sessantina, ma resta incinta come un’adolescente inesperta. Corteggiatissima ha avuto storie con tutti gli uomini della fiction tranne figlio e padre,  e a ognuno  dice “Non ho mai amato nessuno come te”. Sostiene di adorare Ridge, che ha sposato quattro volte, e di conoscerlo come nessun altro e poi fa sesso sfrenato con il fidanzato della figlia, credendolo Ridge, solo perché ha un giubbotto uguale e una maschera sul viso. Le grandi rivelazioni(figli segreti, gemelli ritrovati, padri ricomparsi,tradimenti ecc.) sono annunciate da un “Ti devo dire una cosa” che continua per le cinque puntate settimanali. Il locale preferito da Forrester e dintorni è il Café Russe, ma non si capisce perché si ostinino ad andarci con l’amante di turno per poi stupirsi se si imbattono  in qualche parente. E infine l’unica psicanalista  su piazza, scomparso il Dottor Warwick, è Taylor, che contro ogni etica analizza figli, suoceri, rivali, mariti ed ex.  

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