E’ uscito Poesia in viaggio. Una vita. 1959-2025 di Angelo Tondini Quarenghi, giornalista, scrittore, fotografo con un archivio di un milione di foto e ventisette pubblicazioni in Italia e all’estero: saggi, kaiku, racconti, epigrammi.
Un libro difficile da definire. Anche se sono 600 pagine con 1200 componimenti, per la maggior parte poesie, non è una raccolta di poesie. Non si può considerare un libro di viaggio perché, anche se parla dei 171 Paesi che l’autore ha visitato in 65 anni, appunto dal 1959 al 2025, e sono suddivisi scrupolosamente per continenti con una parte iniziale dedicata all’Italia, non dà indicazioni sui luoghi. Non è certo un romanzo, perché non c’è una storia, una trama, dei personaggi. Anche se oltre all’autore ce ne sono a centinaia coinvolti direttamente, descritti, accennati, immaginati. Quello che è lo dice la copertina, non tanto le due fotografie, che comunque raccontano il "saper vedere" di Tondini, quanto quella frase in basso “Il viaggiatore trova quello che non cerca. Il turista cerca quello che non trova”. In ogni poesia, perfino in ogni haiku, in ogni riflessione, si racconta il mondo. Attraverso piccoli particolari, dettagli, l‘incontro con una persona, i contrattempi, anche i commenti negativi. Si passa da un ricordo buffo a un’emozione, da una delusione alla constatazione di contrasti, da immagini di storia antica che rivivono ai controsensi in un aeroporto affollato o all’ossessione dei selfie, una delle "piaghe" dell’overtourism. Lo humour e il sentimentale, il critico e il divertito si intrecciano in un mix che, pur non essendo mai didascalico, fa venir voglia di viaggiare. In un certo modo, però. Il libro è edito da Underdog.
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