martedì 9 novembre 2021

CAMMINARE STANCA?

La foto di copertina con la campagna dell’anconetano è normalmente attraente. Stupirebbe il contrario dato che l’autore, Natalino Russo, che non è al suo primo libro sull’argomento, è un fotografo professionista. Il titolo L’Italia è un sentiero – Storie di cammini e camminatori  è chiaro ed esaustivo, nel senso che spiega il contenuto. Proprio per questo però potrebbe frenare chi non è interessato al tema, leggi non camminatore, pigro ecc. Ma se si superano due pagine, già prima dell’indice, la dedica “A mia madre e mio padre che mi hanno insegnato a camminare” può  stimolare la curiosità o comunque anticipare lo stile di scrittura. Confermato pienamente dal titolo dell’introduzione Pensare coi piedi. Che allontana qualsiasi spauracchio di libro sentenziante. 


In realtà l’argomento camminare non è affrontato in modo superficiale ma con un taglio anche filosofico-psicologico, però sempre con senso dell’umorismo, per cui l’autore, gran camminatore, non si mette mai in  cattedra, ma tutt’al più sta al tuo passo. Le informazioni sono tante, i percorsi raccontati molti, i ritratti di camminatori svariati, gli aneddoti diversi ma non frastornanti, né mai autoreferenziali. I consigli pratici, dai più ovvi a quelli meno scontati.  Dal tipo di scarpe e calze per evitare vesciche alla macchina fotografica da portare, fino a come organizzarsi per il bucato o come scegliere lo zaino, a cui è dedicata più di una pagina. Finito il libro, il pigro non sarà spronato a lasciare il divano, ma sarà soddisfatto della lettura. Mentre l’incerto vorrà sperimentare se  camminare sia “una fatica che fa apprezzare il riposo” e sarà d’accordo con quel “Scoprirete che essere stanziali è molto più faticoso che camminare” scritto nelle ultime pagine. E magari deciderà di percorrere uno dei cammini citati. Tra cui, a sorpresa, due romani: uno sull’Appia Antica e, “agli antipodi”, la traversata di Roma lungo la linea A della metropolitana.  Il libro è pubblicato da Economica Laterza.  

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