domenica 12 gennaio 2014

UN UOMO IN INVERNO


 Vivienne Westwood e Andreas Kronthaler

Può un uomo non essere ridicolo in giacca e pantaloni con  elastico sul fondo come un pigiama? L’uomo di Bottega Veneta  non lo è. I pantaloni disegnati da Tomas Maier stanno bene e sono funzionali. ”Penso sempre alle necessità di un uomo, a cosa possa funzionare per lui…”. Come in architettura quello che è inusuale, ma con una logica, è  esteticamente valido. Ma non è solo per questo che la collezione piace. Si apprezzano i colori,  quel modo di svecchiare il Principe di Galles  con  pennellate di rosso, le scarpe con finiture metalliche. Da Iceberg Federico Curradi dà  ai  capi, in materiali inconsueti e con mischie futuribili, l’autorevolezza dei classici. Vedi i cappotti in lana e seta con disegno jacquard. Sulle lavorazioni preziose punta anche John Richmond  che si ispira ai tardi Sessanta e ai Velvet Underground,  di cui la musica fa da colonna sonora, per la gioia dei diversamente giovani.  Marni pensa al grande freddo e introduce molta pelliccia in collezione. Ma nessun capo è  inutilmente dandy o volgarmente lussuoso. C’è un uso  discreto e ben studiato: il castorino  o il visone dei colletti, l’astrakan  dei  cappelli, la capra per gli inserti delle giacche  e dei pantaloni, il cavallino per i sandali. E anche qui subentra il tema della funzionalità giustificativa.   Vivienne Westwood non si smentisce e manda in passerella ragazzi truccati e pettinati come manichini con completi d’oro, giubbotti con un piccolo allungo sul dietro , pantaloni appena sotto il ginocchio con calze sotto il polpaccio, braghe di maglia con cavallo basso. Ma anche cappotti cammello dal taglio ineccepibile e impeccabili spolverini blu con martingala. Missoni si ispira  allo stile di vita dei surfers. Riesce difficile  immaginarlo per l’inverno. In realtà  solo i sandali con pelliccia, un po’ estremi, ricordano l’estate. Le belle maglie con sfumature ,i twin set al maschile, i giacconi  con fodera di pelliccia parlano di un modo di vestire confortevole e rilassato. Da Moncler Gamme Bleu, Thom Browne  guarda al mondo del golf. E ricostruisce una clubhouse zeppa di librerie dove  fa sfilare per la prima volta anche la donna. Motivo base l’argyle stampato su giacche in capretto, tessuto intrecciato al visone,   flash di lurex, bermuda in shetland e velluto. A rombi i  calzettoni,  rigorosamente tecniche da golf le scarpe.  
Thom Browne e Gamme Bleu Moncler
Alberto Moretti
Alberto Moretti propone per il dandy la stringata in velluto con mascherina in metallo dorato e per il dandy rock  mocassini con catene o  nappine di metallo, oppure un inserto sul davanti di microcatene. Per i meno audaci stivaletti in velluto o  pelle. Santoni guarda agli anni Settanta degli elegantoni (aristo seventies ) per  scarpe  stringate o con fibbie, dai tacchi più spessi e dalla  linea più compatta. Per lo stile french rock propone la scarpa con tacco sceso, per gli sportivi  le sneakers leggerissime in uno speciale neoprene e per i gentlemen più viziati   stivaletti in coccodrillo con interno di visone o le pantofole in tessuti Rubelli. Si chiama Sherlock Holmes la nuova cartella di Valextra  con un ingegnoso sistema di apertura a combinazione che diventa motivo ornamentale.    


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