mercoledì 21 agosto 2013

CONTAMINAZIONI OGGI


Zaino-sgabello di spacciomilitare.com
Cinque mojito dimenticati

Sono  sempre più diffuse. Si è iniziato con le forme d’arte, per cui fra una  e l’altra non esiste più un limite, un confine. Con le installazioni la pittura entra nel cinema o viceversa e la musica si sostituisce alla scultura. C’è un continuo indivisibile che arriva fino alla vita di tutti i giorni. A cominciare dal vestire. Gli shorts da mare imperversano in città, ma non solo. Per andare a cena ci si veste con tute mimetiche e giubbotti da prima linea in Afghanistan, magari acquistati da uno spaccio militare (www.spacciomilitare.com). D’estate nei luoghi di montagna doc  compaiono spiagge di sabbia con ombrelloni e chaises longues. Per contro sulle passeggiate in riva al mare abbondano microcervini in materiale plastico su cui esercitarsi a scalare. Non esistono più le stagioni o meglio i classici delle stagioni. Nel guardaroba maschile per l’ inverno sono previste stringate con lacci come negli scarponcini da trekking, mentre da anni imperversa lo stivale infradito. I costumi da bagno sono proposti in cashmere o  visone, mentre il jeans diventa un tessuto da cappotti, magari trapuntato o con fodera di pelliccia. In riva al mare a Ischia  si mangia sushi, e c’è chi nella microscopica  Ginostra, sull’isola di Stromboli,  propone piatti indiani, ovviamente non di pesce. E se a Cortina il ristorante  Porto Rotondo ti fa pensare che non mangerai polenta e strudel ma orate in cartoccio e spaghetti alle vongole, la pizzeria Himalaya a Milano ti lascia davvero  perplesso. Dappertutto si beve il Cuba Libre, ma al bar dell’Hotel Nazionale di Cuba è d’obbligo chiedere un cocktail Martini o tutt’al più un Negroni. A Cervinia la grolla è un reperto da museo e quello che  impazza è il caraibico mojito.

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