mercoledì 29 maggio 2024

TRE PEZZI FACILI ...E SOPRATTUTTO DIVERTENTI

Ci si ripete, ma è vero che una pièce teatrale, se molto buona, non ha età. Nel caso di un genere comico poi sembra impossibile, dati i molteplici cambiamenti di stili di vita e soprattutto di "stili del ridere". Con Crisi di nervi. Tre atti unici di Anton Cechov ci si convince che è possibile, perché davvero si ride e di gusto. Dopo il successo in prima nazionale al Teatro Biondo di Palermo, continua a  mietere applausi e risate alla prima milanese al Teatro Menotti Filippo Perego,  dove sarà fino al 9 giugno. 



Molto del merito va al regista il tedesco Peter Stein e ai sei attori, di cui si intuisce l’ottimo lavoro di squadra, se così si può definire. Tre i pezzi portati in scena, scritti tra il 1884 e il 1891 da un Cechov non ancora trentenne, deluso dagli insuccessi con il teatro drammatico. Ispirati al vaudeville francese, non ne seguono pedissequamente lo spirito,  perché impregnati di un sarcastico cinismo e di un realismo paradossale, difficile da trovare a quei tempi. Il primo atto unico L’Orso, vede nascere improvvisa la storia d’amore tra un’inconsolabile vedova che rifiuta ogni contatto con il mondo (Maddalena Crippa) e l’orso, un contadino ricco e grezzo, venuto a riscuotere i suoi crediti (Alessandro Sampaoli), sotto gli occhi esterrefatti del vecchio servitore (Sergio Basile). Il secondo atto unico, I Danni del Tabacco è un monologo di un improvvisato oratore in frac (Gianluigi Fogacci) che coglie l’occasione per lamentarsi dei maltrattamenti della moglie e delle sue sette figlie. Nel terzo e ultimo La Domanda di Matrimonio, un giovane timido e impacciato (Alessandro Averone), in abito da sera va dai vicini a chiedere in sposa la figlia, viene cacciato dal padre (Sergio Basile), ma subito dopo richiamato perché la figlia (Emilia Scatigno) non vuole perdere quell’occasione. I due futuri sposi iniziano subito a litigare con insulti pesanti, prima su un certo Prato del Bove, terreno di confine fra le due proprietà, poi sul cane migliore fra i loro due. Dopo uno svenimento del giovane tutto si ricompone grazie al padre che, con bicchieri di champagne in mano, brinda alla felicità di coppia fatta anche di battibecchi. Questa ultima parte, se pure divertente e molto movimentata, forse, rispetto all’originale risulta un po’ lunga.  (Nella foto in alto, da sinistra Alessandro Sampaoli, Gianluigi Fogacci, Maddalena Crippa, Peter Stein, Alessandro Averone, Sergio Basile, Emilia Scatigno).


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