Piccoli racconti per immagini dove poesia e ironia si accordano e si compenetrano. Questa è la mostra fotografica Doppia Uso Singola che si inaugura giovedì alla Galleria Patricia Armocida di Milano. Già il titolo, divertente ma con un retrogusto di tristezza per l’allusione alla solitudine, anticipa i contenuti. Questi sono giocati sulla collaborazione dell’artista, l’eclettico Lorenzo Urciullo, in arte Colapesce, e la curatrice della mostra, la stessa gallerista Patricia Armocida.
Le 200 foto esposte e incorniciate hanno il formato 20x20 delle "cementine", piastrelle da pavimentazione tipiche della Sicilia, di cui è originario Colapesce e dove sono stati realizzati la maggior parte degli scatti. Sono suddivisi in tre nuclei. Il primo, DUS acronimo di Doppia uso singola, usato nel "linguaggio alberghiero" e che dà il nome all’intera rassegna, raccoglie foto di camere d’albergo. Spesso il letto è disfatto e si vede utilizzato solo da una parte. Molte le foto di dettagli dal frigobar all’appendiabiti, alla doccia, al telefono sul comodino (in alto a destra). Lo completano un settore dedicato alle chiavi, prese da sole o inserite nella porta o sul pannello nella reception. La seconda serie, racconta “la relazione simbiotica” di Teresa e Anna, nonna e prozia dell’artista (in alto a sinistra). Immagini delle due case, dove molti particolari coincidono, ma anche di capi del guardaroba, spesso uguali, anche se le due signore non vorrebbero ammetterlo. E qui l’ironia è il filo conduttore. Come anche nella terza serie intitolata Giorni sfiniti, dove i paradossi come una scala che porta a un muro o un assurdo groviglio di fili elettrici nel pieno centro di una città si alternano a immagini poetiche come un cielo di nuvole o uno spicchio di mare eoliano. La Galleria Patricia Armocida è a Milano in Via Filippo Argelati 24. La mostra è aperta d martedì a sabato dalle 11,30 alle 19, dal 16 maggio al 27 giugno.