Ultimo giorno di Men’s Fashion Week milanese, chiusa come sempre dalla sfilata di Giorgio Armani. Domani quando il popolo della moda si sposta a Parigi, solo cinque sfilate in streaming. Ad aprire la giornata, peraltro brevissima, David Catalàn, marchio portoghese fondato dall’omonimo stilista che sfila alla Fondazione Sozzani. E’ un uomo quasi classico il suo, che ogni tanto si concede qualche “sfizio” o flash di follia. Alcuni sono rivisitazioni dei tessuti artigianali tradizionali del Portogallo rurale. Come i fiocchetti sui blazer dal taglio sartoriale, sui bordi delle aderenti canotte, sul davanti dei pantaloni. Oppure piccole palline metalliche per caratterizzare i jeans o ancora dei pull e dei completi in un inedito giallo canarino. O ancora quadri e grosse righe (al centro, a sinistra).
Subito a seguire ha sfilato, sempre alla Fondazione Sozzani, Miguel Vieira, anche lui portoghese. Sulla sua passerella il nero è al centro dell’attenzione. Cosa che da tempo non succedeva. Tutto è nero, dal completo alla maglia, dalla camicia al pantalone-tuta fino al mini-abito e alla gonna per lei. Ma tutto è illuminato o vivacizzato da qualche elemento. Può essere la frangia per il pull di lui o per la gonna di lei, gli strass su giacche e giubbini, la riga laterale sui pantaloni o semplicemente un fiore all’occhiello del blazer rigoroso (al centro, a destra). E’ tornato per la terza volta a Milano dal 21 al 23 giugno White Resort, come sempre al Superstudio Più. Questa volta in una speciale versione, in partnership con Gran Canaria Swim Week, l’unica fashion week in Europa interamente dedicata al beachwear, in programma nell’isola a ottobre. Non solo un salone, ma un punto di incontro e una piattaforma di scouting, con il patrocinio del Comune di Milano e il supporto di Ice e Confartigianato. Da tutto il mondo gli espositori. Dalla Grecia arriva Sorbet Island con coloratissimi bikini adattabili a tutte le taglie e braccialetti venduti in provetta con un messaggio benaugurale. Dall’Arabia Saudita ecco lo speciale progetto Rebirth che punta alla sostenibilità con l’utilizzo di vecchi tessuti. Tra gli italiani Faliero Sarti, Fratelli Rossetti e Genny Spadea con le due collezioni, per uomo e donna: Liberty s’ispira a quello stile, nei toni del nero dell’oro o nei toni pacati del Mediterraneo. Art Couture prende il cromatismo vivace dei quadri dell’artista canadese Callen Schaub. Per blazer, gonne a portafoglio, caftani, costumi da bagno, e abiti di vario taglio, perfetti come copricostume ma anche per serate estive. Materiali usati velluto, seta, chiffon, ma anche tessuti sostenibili, come chiffon di recupero e seta con viscosa ecovero (in basso). Daizy Shely, talentuosa designer israeliana vincitrice nel 2014 di Who is on next, ha proposto un’ anticipazione della collezione donna, che presenterà alla Fashion Week di settembre. Tessuti preziosi, stampe, molto colore con qualche “citazione” haute couture. Nel suo delizioso locale Coke Tales(in alto).
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