venerdì 15 ottobre 2021

STORIA DI (NON) ORDINARIA PANDEMIA

Cosa potrebbe succedere se improvvisamente il Covid-19, lui in persona, la pallina con gli aculei, si mettesse a dialogare con l’umano. Parlasse in termini seri anche con un filo di supponenza, mediata da ironia, di come sia potuto succedere quel dramma che ha visto morire tanta gente. Questo ha immaginato Renato Sarti e poi studiato e portato sul palcoscenico del Teatro della Cooperativa di Milano, con il titolo Vairus-La spada di Damocle. La scena si apre con la caduta di un quasi sipario con scritti i dati dei morti e dei contagiati nel mondo, seguita dall’arrivo sotto al palco di Sarti. Subito dopo dall’alto, sostenuto da un filo come una marionetta, scende la pallina-virus, anzi vairus, pronuncia all’inglese, in humour-polemica. Inizia un dialogo, ma di fatto è lo stesso umano  che dà la voce al virus. Il palcoscenico, su cui a un certo punto Sarti  sale,  è chiuso da una rete.  Sulle pareti intorno sono proiettate immagine varie, famosi dipinti ma anche personaggi  coinvolti, quando il dialogo affronta temi di cronaca. Vari i cenni alle cattive gestioni, alla superficialità del non aver dato peso a quanto scienziati e scrittori avevano annunciato, primo fra tutti David Quammen von il suo Spillover, ritenuto un’inutile Cassandra. Qualche riferimento alle epidemie del passato entrate nella letteratura. Mai attacchi moralistici, tutto filtrato con l’humour della vocetta del virus, tanto da provocare spesso la risata. Il gioco-dialogo continua, rimbalza su altri virus che scendono dall’alto. L’umano è in netta minoranza, anzi è solo, capisce gli errori fatti, non vuole ammettere le sue responsabilità, ma non può ignorare la spada di Damocle che pende su di lui e sul mondo intero.  


Gran finale con tutti i virus in movimento e Sarti con un giubbotto con aculei, creato da Carlo Sala come la scenografia, che canta e si muove come una rockstar. Perfette le video-installazioni di Fabio Bettonica. Vairus-La spada di Damocle è al Teatro della Cooperativa fino al 31 ottobre. 

 

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