martedì 16 aprile 2019

UNITI PER IL PIANETA



A Milano è finito il Salone del Mobile e anche il Fuori Salone, e questo con inevitabili strascichi. In senso positivo dato che si parla di mostre che proseguono. Come Human Spaces, l’annuale evento organizzato dalla rivista Interni all’Università degli Studi di Via Festa del Perdono, da vedere, anzi da non mancare, fino al 19 aprile. Il tema-titolo è Human Spaces, con l’intuibile significato di proporre progetti e idee per riportare l’essere umano al centro della                  scena, quindi con attenzione ad ambiente e sostenibilità. E l’enorme scritta Help, creata con gabbie piene di tappi di plastica nel Cortile d’Onore, ne sono la sintesi (in alto). L’aiuto è pensato per l’uomo e quindi per il pianeta. 

Ce lo raccontano le due giraffe bianche che sostengono un lampadario a gocce. Non sono animali albini e rari, ma ci ricordano che il mammifero più alto del mondo potrebbe estinguersi a causa dei bracconieri(in  basso). Il legame-simbiosi tra architettura e natura è espresso con intelligenza e l’ironia della metafora in Sleepings piles, torri vegetali dei brasiliani Fratelli Campana nel Cortile della Farmacia.  Giochi di luci e proiezioni artistiche, progetto della stessa Università degli Studi, da vedere dopo le 20,30 nel Cortile della Ghiacciaia. Ideati da Ingo Maurer e Axel Schmid, sempre collegati a Human Spaces, i fasci di luce che hanno colorato la Torre Velasca fino a domenica. Passato, presente e futuro nello scafo di uno yacht creato da Piero Lissoni nel cortile del ‘700, trasformato in un mare prosciugato. Testimonianza di grande maestria artigianale. Come nel distretto design di Brera, i virtuosismi dell’ebanisteria di Bottega Ghianda. Tra cui l’iconica libreria girevole da tavolo di Cini Boeri del 1989, mix di tradizione e design. Grande importanza è data al verde e al vivere all’aperto. A parte le installazioni della Statale come Regeneration, Sleeping Piles, The Circular Garden, il collegato Orto Botanico di Brera,  che  tutela la  biodiversità e le specie a rischio. Ha chiuso il 14  The Wishing Tree  nei chiostri di San Barnaba, l’installazione nata dalla collaborazione tra il ristorante il Chiostro di Andrea e aziende di design. E’ un  grande lauro con appesi i pensieri e i desideri di artisti, designers, visitatori. Nell’intrigante spazio di Via Orobia, Paola Lenti ha presentato mobili da esterno in affascinanti allestimenti(al centro). 

1 commento:

  1. LUISA NON HO VISTO LA sTATALE MA DOPO IL TUO POST CREDO CHE DOMANI 19 APRILE FACCIO UN SALTO. aLESSANDRA

    RispondiElimina