sabato 24 agosto 2024

IL TEATRO RITROVATO

I bambini sono i meno indicati a entusiasmarsi per un teatro di marionette. E non perché televisione & Co. offrono alternative superiori. Ma perché non hanno ancora sviluppato quel senso del bello che la sensibilità degli anni e la cultura possono dare. Si parla di un teatro di marionette storiche, non certo di una qualche costruzione "casereccia". Un esempio felice, anzi felicissimo è il Museo di Campomorone, comune della città metropolitana di Genova, o meglio l’Edificio Marionettistico di Cenderelli a Campomorone. Sarebbe sufficiente dire che il catalogo Il teatro ritrovato, con la storia e le foto di scenari, copioni e naturalmente marionette, è pubblicato da Skira, editore da sempre legato all’arte e al bello. Se poi si aggiunge che si trova a Palazzo Balbi, edificio della fine del 1500, che nel 1815 ospitò addirittura un papa, ogni dubbio svanisce.                    





Nel palazzo al piano nobile ha sede il Municipio. Mentre il Museo di Paleontologia e Mineralogia è all'ultimo piano e il Museo delle Marionette al pian terreno. E’ stato aperto nel 1996, ma il materiale risale a molti decenni prima. Racconta la passione di Angelo Cenderelli, ingegnere con un’impresa di costruzioni, che a un certo punto della vita decide di dedicarsi alle marionette. Le realizza, le fa vestire con costumi di sua idea, disegna gli scenari e scrive le sceneggiature degli spettacoli. Scritte a mano sono conservate anche queste nel museo, accanto ai fondali e alle scenografie, alcune di rara bellezza. Sono invece ricostruiti i bauli che contenevano le marionette per il trasporto e gli abiti, i mobili “di scena”  alcuni giocattolo, ma tutti autentici dell’epoca (foto al centro). Come le marionette, qualcuna con capelli veri, costruite in modo tale da poter servire per ruoli diversi a seconda dello spettacolo, proprio come un attore. Nel percorso museale s’incontra una sala con un mini anfiteatro dal delizioso-soffitto, palcoscenico e retro per mostrare come operavano con voce e fili i "marionettai". Molti quindi i ricordi di un passato dove il teatro delle marionette costituiva una forma felice di spettacolo, ormai purtroppo quasi scomparsa o di cui rimangono poche tracce. Prima di lasciare il palazzo vale la pena salire al piano nobile dove si trova una rifornita e frequentatissima biblioteca e andare poi in quel che resta del grande parco della villa. Dove continuano le meraviglie. Dalla biblioteca esterna in legno rosso, all’anfiteatro per rappresentazioni teatrali, fino all’incredibile Cabannun. Costruito nel 1777 come riserva d’acqua con fontane e piccole grotte, ora con un intelligente e accuratissimo restauro è diventato un luogo unico e di grande fascino per concerti, spettacoli, feste (foto in basso).

Nessun commento:

Posta un commento